Tutti mobilitati per la Trasversale delle Serre. Nel giro di pochi giorni si svolgeranno due importanti riunioni per definire il futuro della costruenda supestrada tra lo Jonio e il Tirreno.
Il primo incontro è fissato per l’8 maggio alle ore 11.30 presso la cittadella di Germaneto. Iniziativa promossa dall’assessore regionale Roberto Musmanno alla quale sono stati invitati tutti i sindaci dei comuni interessati al progetto. Il 14 maggio alle ore 10 si muoverà (nuovamente) anche l’Anas che ha convocato le amministrazioni locali coinvolte, presso la sede della Provincia di Catanzaro.
Anas che, nel frattempo, è finita nell’occhio del ciclone per la riunione del 30 aprile scorso che si è svolta senza la fondamentale condivisione di numerosi sindaci del territorio, rappresentanti, peraltro, di alcuni tra i centri più popolosi come Chiaravalle Centrale, Davoli e Cardinale oltre che San Vito sullo Ionio e Torre di Ruggiero.
All’esito di quell’incontro, chiaramente depotenziato dalla defezione dei suddetti amministratori, il Comitato “Trasversale delle Serre – 50 anni di sviluppo negato” ha chiesto la defenestrazione immediata dal responsabile territoriale Anas, Giuseppe Ferrara. Polemiche che sono proseguite e proseguono anche in queste ultime ore.
Il sindaco di Serra San Bruno, Luigi Tassone (Pd), ha colto l’occasione per attaccare la senatrice del Movimento 5 Stelle Silvia Vono, tra i promotori della contestatissima riunione del 30 aprile scorso, invitandola a fare meno chiacchiere e più fatti per la Trasversale. Lo stesso Comitato ha contestato alla medesima senatrice grillina “atteggiamenti da Prima Repubblica” con promesse “stile Pino Soriero” sullo sviluppo avviato. In difesa dell’Anas si è schierato il sindaco di Vazzano, Enzo Massa, affermando che l’incontro del 30 “era solo informativo”. Dichiarazione indirettamente smentita dal sindaco di Satriano, Aldo Battaglia, secondo cui il 30 sarebbe stato deciso e approvato un suo progetto di variante. Infine, anche il presidente della Provincia di Vibo Valentia è sceso in campo, chiedendo la prosecuzione della Trasversale fino al capoluogo tirrenico. Immediata le reazioni ironiche sui social: proseguire una strada incompiuta che ancora non esiste e di cui si parla inutilmente da 50 anni? E soprattutto, con quali soldi?