«La situazione dei vigili del fuoco discontinui è in corso di valutazione da parte della Commissione europea». Lo fa sapere Laura Ferrara, eurodeputata del Movimento 5 Stelle.
«È giunta la risposta alla lettera che avevo inviato due settimane fa alla Commissaria all’occupazione e agli affari sociali, Marianne Thyssen.
La Commissione conferma le valutazioni in corso – continua la Ferrara -, in particolare sta esaminando la conformità della legislazione italiana che regola la situazione dei dipendenti del settore pubblico, compresi i vigili del fuoco occasionali, con la clausola 5 dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, che obbliga gli Stati membri ad adottare misure per prevenire l’abuso di continue proroghe dei contratti a termine.
In pratica, la Commissione europea equipara i vigili del fuoco discontinui ai precari della pubblica amministrazione. Eppure la normativa nazionale di riferimento, il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, nell’articolo 29 esclude nell’applicazione del D.lgs i vigili del fuoco discontinui. Una difformità con la normativa europea alla base di tutte le anomalie che questi lavoratori da tempo denunciano, anomalie che io stessa avevo già segnalato alla Commissione tramite interrogazione parlamentare.
Una paradossale situazione venutasi a creare in Italia, per la quale, tale tipologia di lavoratori discontinui non beneficia di adeguata tutela previdenziale, assistenziale ed economica pur se occupati in base a una successione di contratti a tempo determinato per svolgere compiti analoghi per natura a quelli dei vigili del fuoco permanenti, sotto la stessa catena di comando, così come confermava la Commissione nella risposta alla mia interrogazione
La prassi italiana, dunque, potrebbe essere contrastante con le clausole 4 e 5 della direttiva n.1999/70/CE, direttiva europea – sottolinea l’europarlamentare – che tutela i lavoratori precari da eventuali discriminazioni. Questo il nodo che dovrà dirimere la Commissione nella sua valutazione finale. Nella sua analisi dovrà considerare se la normativa italiana preveda o meno altre misure equivalenti al decreto legislativo del 15 giugno 2015 applicabili alla tutela dei vigili del fuoco discontinui. La Commissione inoltre per l’eventuale tutela in sede giuridica dei diritti dei VVF discontinui, richiama la recente sentenza Santoro, la C-494/16, in cui alla richiedente è stato riconosciuto un risarcimento economico per l’abuso dei rinnovi dei contratti a termine.
Continueremo a seguire tutti gli sviluppi della vicenda- conclude la pentastellata – affinché si ponga una volta per tutte fine a questa situazione di disequilibrio e diritti negati».