ZES CALABRIA: tavolo Istituzionale Permanente del Lametino
Importante incontro, presso il Comune di Lamezia Terme, promosso dalle Organizzazioni Sindacali CGIL – CISL – UIL, si è svolto un incontro sulla tematica ZES Calabria, Contratti di Sviluppo, Legge 181 ed Aree di Crisi Industriale non complessa, a cui hanno partecipato i Commissari Prefettizi del Comune di Lamezia Terme, il Vescovo di Lamezia Terme, Lameziaeuropa, Corap, Fondazione Terina, Cna, Confartigianato, Svimez.
Al termine dei lavori fra tutti i partecipanti è stato condiviso il seguente documento di lavoro ed è stato costituito il Tavolo Istituzionale Permanente del Lametino ZES Calabria, a cui hanno aderito anche la Provincia di Catanzaro e Confindustria Catanzaro, per fornire un supporto concreto alla Regione Calabria per rendere operativo ed efficace sul territorio lo strumento di sviluppo della ZES.
DOCUMENTO DI LAVORO ZES CALABRIA AREA INTEGRATA DI LAMEZIA TERME
Ai primi di aprile 2018 la Giunta Regionale ha approvato e trasmesso al Governo il Piano di Sviluppo Strategico della ZES CALABRIA ultimo atto di una visione unitaria dello sviluppo calabrese strettamente connessa al Piano Regionale dei
Trasporti e della Portualità approvato nei mesi scorsi, alla legge Urbanistica Regionale n° 21 del 2017, alla istituzione nel novembre 2017 delle Aree di Crisi Industriali non complesse con relativa attivazione delle risorse finanziarie legate alla legge 181, alla definizione nel luglio 2017 dell’Accordo di Programma con Mise ed Invitalia per il cofinanziamento dei Contratti di Sviluppo con risorse finanziarie pari a 145 milioni di euro.
In data 11 Maggio 2018 il Governo Gentiloni ha varato il Decreto finale che istituisce la Zona Economica Speciale di Gioia Tauro e della Calabria. Ciò permette l’avvio della ZES CALABRIA che può rappresentare uno strumento concreto per lo sviluppo della Regione, per attrarre nuovi investimenti, favorire la crescita delle imprese già insediate, ridare slancio all’economia regionale attraverso incentivi, benefici fiscali, semplificazioni amministrative.
In particolare il progetto ZES per la Calabria prevede:
– Incentivi per la realizzazione degli investimenti iniziali (credito d’imposta generalizzato e specifico per aree ZES, contratti di sviluppo, legge 181/89, Legge Regionale Artigianato, Bandi Regionali POR 2014 – 2020);
– Interventi per la infrastrutturazione del territorio (Piano Regionale Trasporti);
– Disponibilità di immobili e terreni a canoni di locazione ridotti e allaccio ad utenze a tariffe agevolate;
– Riduzione degli ostacoli burocratici e semplificazione amministrativa per assicurare procedure snelle, celeri e certe;
– Esenzione o riduzione delle imposte sui redditi, sulle attività produttive e altre imposte (IRAP, IRES, IMU, TASI, TARI);
– Esenzioni o deroghe alla regolamentazione ordinaria dei contratti di lavoro
Gioia Tauro e la sua area portuale ed industriale costuisce il centro di un progetto che coinvolge anche le altre aree portuali di Vibo Valentia, Corigliano, Crotone, Villa San Giovanni, Reggio Calabria, le aree aeroportuali di Lamezia Terme, Crotone e Reggio Calabria e le aree industriali vocate di Lamezia Terme, Vibo Valentia, Crotone e Corigliano.
Complessivamente sono 2476 gli ettari compresi nella ZES Calabria che si punta ad organizzare secondo il modello delle APEA Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate con infrastrutture e sistemi in grado di garantire la tutela della salute, la sicurezza e l’ambiente.
Si dà atto alla Giunta Regionale, ed in particolare al Presidente Oliverio ed al Vicepresidente Russo, di aver definito, d’intesa con il Governo ed il partenariato economico e sociale calabrese, una proposta di programmazione e di intervento basata su una visione complessiva dello sviluppo regionale che va oltre i localismi e può rappresentare una sfida per il futuro, per i territori coinvolti chiamati ad essere ulteriormente coesi, propositivi e competitivi con l’obiettivo di utilizzare le risorse disponibili per favorire la crescita, far diventare i territori calabresi una forza attrattiva per nuovi investitori, creare lavoro e nuove opportunità occupazionali.
Una sfida che deve essere fortemente condivisa e vissuta da protagonista da parte di tutti i soggetti coinvolti sul territorio Enti Locali, Forze Sociali, Associazioni imprenditoriali e di categoria, Enti ed Agenzie di sviluppo locale e regionale.
Il Territorio Lametino, sulla base del lavoro di fattiva condivisione e concertazione sulle tematiche dello sviluppo locale svolto a partire dagli anni 90 con la promozione e gestione di due Patti Territoriali, il riacquisto delle aree ex Sir e la conseguente attività di rilancio produttivo dell’area, è pronto a raccogliere da subito questa sfida ed a fornire un concreto supporto alla Regione Calabria per rendere operativo ed efficace lo strumento di sviluppo della ZES che coinvolge 86 imprese già insediate e 351 ettari dell’area industriale di Lamezia Terme e 25,70 ettari dell’area Aeroportuale di fondamentale importanza per il rilancio produttivo dell’area industriale di Lamezia Terme quale Polo di Attrazione e Sviluppo Regionale in stretta correlazione con l’area portuale di Gioia Tauro e l’aeroporto internazionale di Lamezia Terme.
In particolare l’Area di Lamezia Terme nell’ambito della ZES Calabria può rappresentare, per la presenza di un’area industriale fra le più grandi del Mezzogiorno che offre notevoli opportunità localizzative e per la dotazione infrastrutturale aeroportuale, viaria e ferroviaria già presente ed in fase di potenziamento, un POLO SPECIALISTICO STRATEGICO della LOGISTICA INTERMODALE.
PROPOSTE OPERATIVE DI INTERVENTO SU CUI LAVORARE INSIEME
Costituzione del Tavolo Istituzionale Permanente Lametino ZES Calabria per la realizzazione della ZES nell’area Lametina tra Comune di Lamezia Terme, Provincia di Catanzaro, CGIL – CISL – UIL, Curia Vescovile, Sacal, Corap, Lameziaeuropa spa, Fondazione Terina, Svimez, Confindustria Cz, Cna, Confartigianato, Confagricoltura, Coldiretti, Cia.
Costituisce il primo esempio in tutta la Calabria ed agisce in stretto rapporto con la Regione Calabria per implementare sul territorio lametino quanto previsto dallo strumento della ZES.
Logistica
Lamezia area logistica intermodale strategica in quanto unica, nell’ambito della ZES Calabria, per l’incrocio tra grande area industriale, nodo ferroviario e autostradale e aeroporto principale della regione, sede centrale della gestione unitaria SACAL dei 3 scali calabresi. Si chiede quindi la specializzazione dell’area sperimentando innanzi tutto l’impegno di promozione d’investimenti relativi allo sviluppo del trasporto merci CARGO nella modalità aerea. Si richiede a tal fine alla Regione la costituzione di un GRUPPO DI LAVORO SPECIFICO, con INVITALIA, Cassa DDPP, ENAC, per verificare la disponibilità e l’eventuale attenzione di grandi imprese nazionali ed internazionali che operano nel CARGO, per accrescere la competitività complessiva della ZES Calabria, nel trasporto combinato transhipment-cargo.
Nodo del sistema ferroviario
Si chiede la verifica dell’impegno nazionale FS rispetto all’attuale stazione di Lamezia Terme con particolare riferimento alla sua inclusione nel Programma 620 stazioni.
In attesa che si espletino gl’investimenti già previsti dalla Regione per il collegamento diretto con l’aeroporto si propone d’intervenire immediatamente per:
a) superare le inaccettabili barriere architettoniche con strumenti finalizzati e flessibili;
b) ripristinare la possibilità del trasporto auto a seguito preesistente a Lamezia, poi abolita da alcuni anni, ed ora ripristinabile dato l’incremento notevole dei flussi turistici, almeno come servizio estivo.
Per l’Area aeroportuale di Lamezia Terme, in una logica sinergica e non concorrenziale tra i 3 aeroporti calabresi, puntare alla definizione di un pacchetto di interventi finalizzato a:
-potenziamento dell’aeroporto anche per espletamento servizio cargo e merci soprattutto nell’ambito del settore agroalimentare al fine di permettere la penetrazione sui mercati internazionali delle produzioni tipiche regionali;
– realizzazione della nuova aerostazione per il raddoppio dei flussi turistici a livello nazionale ed internazionale;
collegamento diretto Aeroporto con stazione ferroviaria di Sant’Eufemia Lamezia sulla base di quanto già indicato dal Presidente Oliverio come scelta prioritaria all’interno del POR 2014 – 2020 e del Piano Regionale dei Trasporti;
collegamento diretto dell’aeroporto con l’area di Germaneto e Cittadella Regionale, Università, Policlinico attraverso la linea metropolitana di superficie con riattivazione della linea ferroviaria esistente e riutilizzo funzionale delle stazioni di Nicastro e Sambiase;
-ripristino collegamento diretto stradale tra aeroporto ed area industriale di Lamezia Terme.
Per l’Area Industriale di Lamezia Terme, considerata la sua vastità, richiesta alla Regione Calabria, di condividere la proposta di sviluppare in particolare i seguenti tematismi settoriali:
Nella parte Nord dell’Area, caratterizzata da spazi liberi da preesistenze ex Sir, di proprietà Lameziaeuropa e fascia demaniale per circa 200 ettari, da un fronte mare di 2,5 km attualmente inutilizzato, dalla presenza del Centro Agroalimentare di proprietà regionale con Centro Congressi e spazi formativi, dal Centro Protesi Inail, perseguire l’obiettivo della realizzazione di un HUB TURISTICO-LOGISTICO che valorizza la centralità dell’area e la vicinanza con l’aeroporto internazionale di Lamezia Terme sulla base del Progetto WATERFRONT e PORTO TURISTICO LAMEZIA su cui si sta lavorando sul territorio da alcuni anni al fine di attrarre gruppi nazionali ed internazionali interessati ad investire in Calabria in tale settore.
La localizzazione di un nuovo Porto Turistico a Lamezia Terme è stata già inserita dalla Regione Calabria tra le infrastrutture ed interventi infrastrutturali prioritari nell’ambito del Piano Direttore del Piano Regionale dei Trasporti approvato nei mesi scorsi in via definitiva anche dalla Unione Europea.
Nella parte Sud dell’Area, caratterizzata dalla zona per insediamenti di PMI ancora libera ed immediatamente disponibile e dalla presenza del depuratore consortile, dell’impianto ormai vetusto di compostaggio Daneco, di impianti e piattaforme private per servizi ambientali, su 10/15 ettari di proprietà Lameziaeuropa, la definizione di un progetto pilota promosso direttamente dalla Regione Calabria e finalizzato alla realizzazione di un HUB ATTREZZATO REGIONALE PER I SERVIZI AMBIENTALI ad impatto zero “Ecodistretto Lametino” in linea con il piano per l’ambiente “Zero Discariche” approvato dalla Giunta Regionale. La realizzazione dell’HUB potrà determinare nuove e qualificate opportunità occupazionali dirette pari ad almeno 70/100 unità oltre all’indotto che si potrà determinare coinvolgendo le aziende insediate nell’area che operano già nell’ambito dei servizi ambientali, della logistica e dei trasporti, della meccanica.
Definizione insieme alla Regione Calabria, Comune di Lamezia Terme, Provincia di Catanzaro ed Anas per quanto di competenza di uno specifico Accordo di Programma per la realizzazione degli interventi infrastrutturali di contesto alla ZES necessari a superare le attuali criticità per lo sviluppo produttivo dell’area industriale di Lamezia Terme:
– messa in sicurezza ed allargamento dei tratti Statale 18 Area industriale – Curinga – Svincolo Pizzo;
– realizzazione di una rotatoria a nord della SS 18 e nuova bretella stradale di collegamento della SS 18 per accesso diretto a zona Centro Agroalimentare, nuovo Centro Protesi Inail, HUB Turistico;
– rotatoria SUD SS18 di accesso diretto all’Area HUB ECODISTRETTO LAMETINO;
– messa in funzione del sovrappasso realizzato da diversi anni su SS 18 tra ingresso area e torrente Turrina allo stato non utilizzabile;
– cofinanziamento per la realizzazione dello Svincolo Autostradale A2 di accesso diretto all’Area Industriale in prossimità di San Pietro Lametino;
– ripristino della strada di collegamento diretto tra aeroporto ed area industriale di Lamezia attualmente chiusa per mancata messa in sicurezza del ponte di ferro sull’Amato in prossimità di località TRIGNA;
– interventi strutturali per messa in sicurezza, bonifica, ripristino o demolizione del pontile ex Sir attualmente in forte stato di degrado ed abbandono con gravi rischi per la sicurezza e per la bonifica dell’area interessata dalla foce del Fiume Amato anche mediante la definizione di uno specifico CONTRATTO DI FIUME di recente previsto dalla normativa regionale;
– completamento delle opere di infrastrutturazione primaria e secondaria dell’area, reti elettriche, energetiche e per la banda ultra larga, per la sua trasformazione in APEA Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata;
– verifica del ripristino del collegamento ferroviario ex Sir area HUB ECODISTRETTO LAMETINO con stazione ferroviaria San Pietro Lametino per l’utilizzo della linea ferroviaria merci in collegamento con il Porto di Gioia Tauro;
– interventi di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza immobili Fondazione Terina Centro Congressi, Spazi Formativi e per servizi, Foresteria;
– superamento dell’anacronistico vincolo paesaggistico ambientale Legge n°1497 del 29.06.1939 della Sovrintendenza regionale ai beni storici e culturali ancora gravante sull’intera area industriale di Lamezia Terme.
Impegno a livello locale da parte del Comune di Lamezia Terme per un abbattimento delle imposte locali (IMU – TASI, altro) per le imprese insediate ed insediande nelle aree ZES per il periodo 2019 – 2020
Impegno di Lameziaeuropa a mantenere invariato il prezzo di vendita delle aree di proprietà per il periodo 2019 – 2020 e a garantire dilazioni pluriennali di pagamento per l’acquisizione delle aree
Impegno di Corap a mantenere invariato il prezzo per oneri consortili in fase di insediamento per il periodo 2019 – 2020
Realizzazione di uno sportello Unico gestito dal Corap in collaborazione con il Comune di Lamezia Terme con definizione di una corsia preferenziale (Fast Track) per le richieste di nuovi insediamenti ed investimenti nell’area ZES da parte di imprese insediate ed insediande.
Al fine di migliorare l’attrattività dell’area e superare le criticità esistenti definizione da parte di Corap, Lameziaeuropa, Fondazione Terina, Comune di Lamezia Terme e Provincia di Catanzaro, di innovative modalità per la gestione dell’area industriale centrate sulla partecipazione diretta delle imprese insediate nella gestione delle infrastrutture e dei servizi consortili (pubblica illuminazione, telematici e diffusione dati, manutenzione viabilità, decoro urbano e spazi verdi, impianto videosorveglianza, raccolta rifiuti, ecc.) anche attraverso il riutilizzo sull’area di mirate risorse finanziarie rivenienti in parte dai tributi pagati agli Enti Locali dalle imprese insediate o dalle royalties aeroportuali.
Definizione di un Patto per la Sicurezza e la Legalità con la Prefettura di Catanzaro per attivare tutte le necessarie iniziative finalizzate a garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro ed un adeguato livello di sicurezza e protezione degli investimenti previsti nell’area Zes anche attraverso l’utilizzo efficace ed il potenziamento dei servizi di telesorveglianza già presenti nell’area industriale e l’avvio di un servizio di sorveglianza diurna e notturna gestito dalle guardie giurate della Fondazione Terina.
Definizione di uno specifico accordo con le Parti Sociali e le Associazioni di Categoria per favorire nuove opportunità occupazionali di qualità ed a tempo indeterminato, promuovere la cultura d’impresa, rafforzare e sostenere il tessuto produttivo calabrese costituito in particolare da microimprese anche attraverso il rafforzamento dei consorzi fidi, stimolare la creazione di filiere produttive e individuare mirati piani formativi di accompagnamento a nuovi investimenti produttivi da parte delle imprese
Proposta alla Regione Calabria di prevedere entro il 2018 un bando regionale con risorse finanziarie mirate a valere sulla legge 181 per le PMI insediate ed insediande nelle Aree di Crisi Industriale non complessa del territorio calabrese con possibilità di partecipazione anche per le Reti D’impresa già costituite o costituende localizzate nelle aree industriali o aree PIP al fine di far aggregare le imprese e superare mediante più progetti la soglia minima degli investimenti pari ad 1,5 milioni di euro.
Coinvolgimento di Invitalia a livello gestionale e nella fase promozionale della ZES a livello nazionale ed internazionale ai fini della concreta attivazione di nuovi Contratti di Sviluppo da localizzare nelle aree ZES con espressa previsione di partnership commerciali e produttive con aziende calabresi.