Le dimissioni di Giuseppe Zuccatelli da commissario ad interim dell’Asp di Cosenza non sanano automaticamente l’invalidità degli atti che ha firmato in quella veste, a cominciare dall’attribuzione di primariati e incarichi dirigenziali. La nomina del manager alla guida dell’Asp cosentina, la più grande d’Italia, era un “pacco” perché contraria alle specifiche procedure previste dal decreto Calabria». Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Francesco Sapia, della commissione Sanità, che spiega: «Zuccatelli si è dimesso come il precedente commissario, Daniela Saitta, e come i reggenti che si erano avvicendati alla guida della stessa azienda.

Questa ininterrotta sequenza di dimissioni deve indurre il governo a modificare e prorogare al più presto il decreto Calabria, come ho già chiesto formalmente, e a nominare secondo legge un commissario aziendale che dia garanzia di legalità, di rigore e di affidabilità. Non ho nulla contro Zuccatelli, ci mancherebbe.

Tuttavia è evidente che quella sua nomina, di cui dovrebbe dar conto il ministero guidato da Roberto Speranza, non era affatto legittima». «Noi 5 Stelle – sottolinea il deputato – combattiamo da anni una battaglia per il rispetto delle leggi, soprattutto per quanto concerne la sanità. Per questo abbiamo voluto un commissario ad acta come il generale Saverio Cotticelli, uomo dello Stato e delle istituzioni. A questo punto delle due l’una: o proseguiamo e otteniamo risultati, oppure non siamo più credibili. Pertanto dobbiamo avere la forza e la compattezza politica perché siano sostituiti tutti i dirigenti apicali dell’Asp di Cosenza, che ha enormi problemi di bilancio e di gestione. Lì permangono vecchie incrostazioni di potere, che sono la causa dei disservizi». «È arrivato il tempo delle scelte: o si cambiano i timonieri della sanità cosentina, oppure – conclude Sapia – la nave affonda e gli elettori se la prendono con il Movimento 5 Stelle».

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