La presidentessa della Calabria, Jole Santelli, faccia i nomi dagli 800 “imboscati” negli uffici regionali. Così, al di là dei colori e degli steccati politici saremo al suo fianco nella denuncia dei responsabili, per voltare pagina una volta per tutte».

Lo affermano, in una nota, i parlamentari M5S Francesco Sapia, Paolo Parentela, Giuseppe d’Ippolito e Bianca Laura Granato, che precisano: «La Regione ha bisogno di una riorganizzazione capillare degli uffici.

A riguardo bisogna subito eliminare gli abusi. Occorre mandare a casa, come abbiamo sempre detto, chi non serve all’amministrazione e magari continua a lavorare con qualche trucco grazie a vecchie spinte politiche.

Apprezziamo dunque le recenti dichiarazioni di Santelli e siamo pronti ad appoggiarla in una vera opera di pulizia degli uffici della giunta e del consiglio calabresi

«Come noto, nei decenni la Regione – proseguono i parlamentari del Movimento 5 Stelle – è diventata un pozzo senza fondo per comitati d’affari e interessi elettorali. Abbiamo a lungo denunciato retribuzioni pubbliche da capogiro, ingiustificabili, l’assegnazione di premi di produttività senza risultati, l’uso di risorse regionali a beneficio della gola e della gloria di interi carrozzoni politici, incarichi clientelari basati sulla fedeltà a partiti e altre situazioni molto gravi che hanno determinato l’apertura di inchieste da parte della magistratura ordinaria e contabile». «Oggi – concludono i 5 Stelle – registriamo con favore l’indirizzo espresso dalla presidentessa Santelli e mettiamo a sua disposizione, quindi a vantaggio dei cittadini, tutte le competenze acquisite con la nostra attività di controllo della spesa pubblica regionale, condotta con costanza pur senza avere nostri rappresentanti nell’assemblea legislativa calabrese».

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