Situazione ormai fuori controllo per le opere in corso. Costi alle stelle, produzioni rallentate e materiali irreperibili. I cantieri stanno chiudendo Non possiamo più attendere: scarseggiano materiali e gli impianti di produzionestanno chiudendo. Occorrono subito misure per calmierare i prezzi e compensare i maggiori costi sostenuti dalle imprese, altrimenti i cantieri del Pnrr anche per carenza di materie di prime si fermeranno tutti”.


È l’allarme lanciato a livello nazionale dall’Associazione dei costruttori, che viene
rilanciato a livello locale dal Presidente di Ance Crotone, Giovanni Mazzei, alla luce
del peggioramento delle condizioni del mercato delle costruzioni delle ultime settimane.


“Da tutti i territori emerge il grido di allarme delle nostre imprese che da Nord a Sud
denunciano una situazione ormai fuori controllo, con prezzi alle stelle e materiali
introvabili. Emergenze che le misure varate finora non possono in alcun modo
arginare”, continua il Presidente dei costruttori crotonesi.
Negli ultimi giorni, infatti, i prezzi dei materiali di costruzione che già erano
pressoché raddoppiati nell’ultimo anno sono ulteriormente schizzati. In particolare
risultano ormai praticamente irreperibili se non a costi insostenibili bitume, acciaio
e alluminio e tanti altri ancora. A peggiorare ulteriormente le cose il macroscopico
rialzo di gas e carburante che sta mettendo in ulteriore difficoltà i trasporti e la
gestione delle consegne.


“Se non si interviene le imprese saranno costrette a fermarsi e chiudere i cantieri. E
anzi molti, loro malgrado li stanno già chiudendo e non certo per cause a loro
imputabili”, avverte Mazzei, che annuncia che l’Associazione dei costruttori, a livello
nazionale ha chiesto di voler incontrare urgentemente il Presidente Draghi per
salvare il Pnrr.


“E’ chiaro a tutti che in assenza di contromisure necessarie come l’adeguamento
automatico dei prezzi ai valori correnti per tutte le stazioni appaltanti e misure
efficaci di compensazione degli aumenti subiti nessuna impresa sarà in grado di
realizzare le opere che gli sono state commissionate e che di questo passo del Pnrr
non resterà che la carta”, conclude il Presidente dei costruttori.


“Siamo consapevoli della gravità del momento e delle difficoltà che il Governo sta
gestendo anche sul piano internazionale per porre fine quanto prima al conflitto
ucraino, ma il grido di allarme dei nostri territori non si può più ignorare e merita
risposte concrete e immediate”.

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