“Il 6 ottobre scorso abbiamo partecipato a un confronto importante a Roma con l’On Cesare Damiano. Nell’occasione é stato presentato il primo documento di programma, aperto ad eventuali integrazioni e modifiche, per dare una nuova prospettiva al Pd e all’area democratica e di sinistra”.
Adesso è il momento di dare voce sul territorio a tante energie che chiedono con urgenza una nuova piattaforma di valori, d’idee, di proposte coerenti per la elezione nei congressi dei dirigenti da Roma alla Calabria.
Parteciperemo a questo confronto con le nostre proposte per contribuire a definire il profilo di una nuova sinistra riformista e meridionalista.
Solo la consapevolezza lucida degli errori commessi potrà alimentare uno spazio proficuo di lavoro dentro e fuori il PD.
Dobbiamo offrire risposte alle nuove disuguaglianze prodotte dalla globalizzazione, dall’andamento demografico, dai flussi migratori in entrata ed uscita, dal cambiamento prodotto dalla digitalizzazione e dobbiamo saper interpretare democraticamente le paure diffuse rispetto ai fenomeni di prepotenza mafiosa e di violenza delinquenziale.
Dobbiamo confrontarci sui grandi temi dello sviluppo regionale, a partire dall’emergenza sul territorio continuamente devastato da disastri climatici e da gestioni dissennate dell’ambiente. Il cordoglio per le vittime di Curinga deve coerentemente suscitare una nuova cultura della prevenzione e della pianificazione urbanistica e territoriale.
Da qui l’esigenza di aprire un cantiere vero di confronto a più voci e a più livelli, per definire un programma unitario, una squadra plurale e leale, dirigenti rinnovati all’insegna della discontinuità.
Solo così sarà possibile alimentare le radici ideali della sinistra per proporre un alternativa credibile ai disastri sociali prodotti dal liberismo cinico e alla deriva sovranista che oggi è montante in Italia e in Europa.
Su queste tematiche organizzeremo un incontro pubblico per fornire un contributo di contenuti politici e culturali in questa importantissima fase precongressuale”.