“Sull’esito della mia audizione in Commissione Affari istituzionali del Consiglio Regionale della Calabria non posso non essere soddisfatto. Ritengo assai importante la condivisione espressa dagli on.li Ernesto Alecci e Davide Tavernise, per nulla scontata, incentrata sull’obiettività delle valutazioni date. Particolarmente ho, poi, apprezzato gli interventi e le valutazioni che sono stati espressi da settori della stessa maggioranza di governo regionale. In particolare, ho registrato le dichiarazioni di ampia disponibilità a condividere il progetto della città da parte degli on.li Pietro Molinaro e Giuseppe Graziano soprattutto per quanto attiene ai tempi e alle modalità che dovranno caratterizzare il percorso di fusione. Non meno importante è stata l’attenzione verso la  proposta dello studio di fattibilità e la richiesta del parere da inoltrare alla Corte dei Conti “. Lo afferma il sindaco Franz Caruso all’indomani del confronto istituzionale avvenuto ieri a Palazzo Campanella in merito al Disegno di Legge a firma dei consiglieri regionali di centro destra: “Istituzione del nuovo Comune derivante dalla fusione dei Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero”.
“L’ho sempre pensato e con onestà sempre dichiarato – prosegue Franz Caruso -che c’è una parte del centro destra che, a prescindere dalla naturale contrapposizione partitica ed ideologica, su tematiche ed argomentazioni “giuste”, perché di oggettivo beneficio collettivo supera i paradigma dei partiti e si apre al confronto. In questo senso, pertanto, mi auguro e spero che gli emendamenti al disegno di legge sull’istituzione del nuovo Comune derivante dalla fusione di Cosenza, Rende e Castrolibero da me ufficialmente presentati ieri, vengano accolti per realizzare quella grande città economicamente solida, moderna e sostenibile, necessaria per proiettarci verso un futuro migliore e di sviluppo. Ed, infatti, per come ho sempre sostenuto, ritengo necessaria la costituzione del Comune Unico tanto da aver inserito questo tema, unico tra i tanti, come claim sin dalla fase di presentazione della mia candidatura a Sindaco di Cosenza, sostenendo sin da allora, però, che ciò doveva avvenire attraverso un processo graduale e partecipato per dar vita ad una esperienza positiva capace anche di aprire la strada ad altre significative unificazioni. Da allora non ho mai cambiato idea e, anzi, nei fatti ho perseguito questo obiettivo senza forzature e  insieme agli altri colleghi sindaci di Rende e Castrolibero abbiamo dato vita ad atti propedeutici di integrazione di sevizi importanti quale, per fare un solo esempio, quello del trasporto pubblico locale approvando, nell’ottobre 2022, la costituzione di un ambito territoriale per l’unificazione del servizio di trasporto,  in prosecuzione  dell’iter burocratico partito nel 2015 con la legge regionale n. 35 che istituiva l’Autorità Regionale dei Trasporti della Calabria. Un tema, quello della mobilità, che ritengo centrale nella costituzione del Comune Unico, che ha avuto una brusca frenata, però, proprio dal Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che ha cancellato con un colpo di spugna la realizzazione della metropolitana leggera Cosenza,Rende, Unical dimostrando di predicare bene e di razzolare malissimo. Nel senso che, da una parte si manifesta la volontà di portare avanti una fusione a freddo delle tre realtà in maniera forzata e veloce, baipassando procedimenti democratici e condivisi, mentre dall’altra si scippano al territorio opere strategiche che vanno nella direzione dell’integrazione e della unificazione reale”.
“Ora comunque – conclude il sindaco Franz Caruso –  nel prosieguo delle procedure ritengo che possa e debba prevalere il bene collettivo rispetto ad interessi altri neanche tanto nascosti per come si evince da alcune dichiarazioni di rappresentanti istituzionali che continuano a mortificare il proprio ruolo facendo gli ascari di parte. A questo proposito, dopo aver riconosciuto il lavoro portato avanti dalla Commissione Affari Istituzionali, ho chiarito alla presidente De Francesco, che non ho aggettivato fascista la proposta di legge di istituzione del nuovo Comune unico, ma la legge omnibus  che ha emendato una serie di leggi vigenti, tra cui il co.3 dell’art.5 della legge n.15/2006  che prevedeva, come presupposto per la fusione dei Comuni, la delibera consiliare di ogni singolo ente territoriale interessato. Con la modifica apportata al suddetto comma, i Comuni vengono estromessi completamente dal processo decisionale. Per cui ribadisco che, l’approvazione della omnibus, è, per quanto mi riguarda, un provvedimento illiberale, antidemocratico e fascista perché in tal modo la Regione può decidere autonomamente ed arbitrariamente di cancellare i singoli Comuni per dare vita ad un unico Comune”.
image_pdfDownload pdfimage_printStampa articolo