Claudio Liotti è il nuovo responsabile del Dipartimento regionale Ittico – Agroalimentare di Legacoop Calabria.

Liotti è stato eletto all’unanimità nel corso dell’assemblea regionale del settore che si è svolta questa mattina nella sede regionale di Legacoop, a Catanzaro. Tra i presenti Angelo Petruzzella, vice presidente Nazionale Legacoop Agroalimentare Coordinatore Nazionale Dipartimento Pesca di Legacoop Agroalimentare e l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo.

Dopo i saluti del presidente di Legacoop Calabria, Lorenzo Sibio, e le relazioni di Gaetano Potenzone (Responsabile Legacoop Agroalimentare Calabria) e Claudio Liotti (Responsabile Dipartimento Pesca Legacoop Calabria), hanno trovato spazio – sia in presenza che in remoto gli interventi di Camillo Nola, ACI Calabria; Nicodemo Podella, Agrinsieme Calabria (CIA, Confagricoltura, Copagri) Franco Aceto, Coldiretti Calabria; Gennaro Raso, presidente AGCI Calabria; Paolo Pelusi, direttore Consorzio Mediterraneo; Maria Grazia Gargiulo, referente Area Sud Cooperdi Italia; Pietro Molinaro, Commissione Agricoltura Regione Calabria; Sara Guidelli, direttore generale Legacoop Agroalimentare Nazionale. I lavori sono stati coordinato da Natalia Sapone.

“Per la ripartenza dell’economia, serve agire in maniera incisiva e chiara sul comparto agricolo-alimentare – ha affermato il presidente Sibio -. Il punto chiave è pensare alla ripresa disperatamente in attesa. Occorre investire sull’Agricoltura per il bene del paese ma ancora di più occorre farlo nella nostra regione. Serve pensare che il bene della nostra regione richiede un vasto piano di sviluppo e di incentivi per l’agricoltura per far crescere la produttività grazie all’introduzione di innovazione che ora invece è frenata. E occorre ricorrere a investimenti sfruttando i meccanismi finanziari europei, per tornare ad una agricoltura sostenibile e avanzata”.

“Dobbiamo perseguire obiettivi di crescita che per il settore Agroalimentare e consumo garantiscono modelli sostenibili di produzione e consumo coerenti con le esperienze del nostro movimento cooperativo nel campo della salubrità, della qualità, della biodiversità del consumo equo e biologico – ha affermato Gaetano Potenzone nella sua relazione -. La produzione di materie prime agricole, la loro trasformazione, distribuzione, sono tutte attività che non possono fermarsi”.

“L’assemblea di oggi ha registrato un fatto rilevante – ha affermato Liotti -: c’è stata una unità d’intenti da parte delle organizzazioni dei settori protagonisti e anche una sinergia comune per affrontare le questioni aperte. Con il congresso di oggi si chiude una fase e se ne apre un’altra: l’assemblea oggi ha deliberato di mettere in campo un coordinamento fatto dalle migliori esperienze che Legacoop Calabria ha nel settore. E a giorni avremo il nostro primo incontro con l’assessore”.

Tra gli interventi, che hanno registrato una particolare attenzione per l’agricoltura sociale, quello del presidente della Commissione Agricoltura in Consiglio regionale, Pietro Molinaro che ha posto all’attenzione la questione di un tema delicato come quello della valorizzazione delle imprese “espressione della cooperazione buona, quella che va rafforzata. La falsa cooperazione inquina il mercato, lo dobbiamo dire con forza per affrontare le criticità e migliorare i ritardi”.

All’assessore regionale al ramo, il vice presidente nazionale di Legacoop Agroalimentare e coordinatore nazionale del Dipartimento Pesca-Agroalimentare, Angelo Petruzzella, ha chiesto una data per poter ritrovare allo stesso tavolo i rappresentanti del mondo della cooperazione calabrese in questo settore, a partire dai presenti al congresso di Legacoop, in una sede istituzionale per provare a sintetizzare le idee e le proposte venute fuori nel corso del confronto.

“Abbiamo la di proporci come esempio e mettere sul tavolo idee e progettualità da mettere sul tavolo del governo nazionale per chiedere all’Esecutivo di farsene carico – ha suggerito Petruzzella -. I temi che erano stati al centro del congresso prima del covid sono stati proprio la necessità dell’unità per il rilancio del settore, un clima positivo che esiste anche in Calabria”.

L’assessore regionale Gianluca Gallo, concludendo i lavori, si è detto pronto ad accogliere la proposta di Petruzzella, perché sin dal suo insediamento la sfida raccolta è quella “di lasciare un settore dell’Agricoltura migliore rispetto a quello che ho trovato”.

Un obiettivo perseguibile, prima di tutto, attraverso il riordino e il confronto con il mondo della cooperazione su cui poggia il buon andamento di settori trainanti come l’agroalimentare e la pesca. Secondo Gallo “quello dell’agricoltura è un settore che ha molti volti, ma di certo anche nel post lockdown possono essere colti degli aspetti positivi che per la Calabria devono diventare una opportunità.

Come è stato per la stagione turistica che forse non ha registrato grandi numeri ma ha permesso alla nostra regione di essere scoperta, visto che è stata la quinta meta turistica – ha detto ancora -. La nostra è l’unica regione che deve essere ancora scoperta realmente: è mancato un modello di sviluppo reale capace di farla progredire”.

Insomma anche nell’agricoltura manca un brand Calabria, sfruttando elementi come il fatto che la nostra regione è la più “bio d’Italia”, che la Regione ha messo in campo già milioni di euro in bandi che puntano a valorizzare elementi identitari.

“Un brand sostenibile e vendibile – dice ancora Gallo – con l’idea di promozione del territorio attraverso il prodotto e in questo la cooperazione ha un ruolo fondamentale per travalicare i confini nostrani”.

L’assessore ha, quindi, illustrato le principali misure messe in atto in settori che vanno dal settore della carne, al lattierocaseario all’ittico, oltre che le schede in via di definizione per gli investimenti del Recovery Fund, rimproverando la scarsa attenzione del Governo nazionale che “che non guarda con attenzione al Sud dove bisogna investire in innovazione e ricerca prima di tutto nel settore agricolo. In particolare la produzione dell’olio d’oliva e degli agrumi devono essere i settori trainanti della nostra economia. Vi aspetto quindi in Regione tra quindici giorni – ha concluso – per iniziare a ragionare assieme su programmi e progetti in maniera unitaria”.

Il coordinamento regionale del settore Ittico-Agroalimentare è composto da: Claudio Liotti; Gaetano Potenzone; Natalia Sapone; Leonardo Lerose; Leandro Caccamo; Francesco Barretta; Pierluigi Ferraro.

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