L’Europa garantisca giusto supporto e misure straordinarie al settore agroalimentare che, nell’emergenza Coronavirus, si conferma strategico per assicurare cibo sano e sicuro ai cittadini di tutta l’Ue. Questo uno dei passaggi fondamentali contenuti nelle lettere che il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino, ha inviato al presidente del Parlamento europeo David Sassoli e al commissario all’Agricoltura Janusz Wojciechowski, per chiedere il massimo impegno delle istituzioni comunitarie e offrire la collaborazione di Cia a sostegno dell’agricoltura italiana ed europea.

“In questo drammatico momento di crisi sanitaria ed economica che l’Italia, l’Europa e il mondo stanno vivendo”, scrive Scanavino, “gli agricoltori, con ogni sforzo, stanno continuando il loro lavoro quotidiano, senza arrendersi”. Come Cia “lavoriamo senza interruzione per supportare le nostre imprese e fare in modo che il settore agroalimentare possa continuare a garantire l’approvvigionamento e, allo stesso tempo, resistere a questa crisi” che “ha gravi ripercussioni economiche”.

“Attraverso la nostra azione politica, siamo impegnati affinché il settore agricolo sia adeguatamente considerato nell’ambito delle misure che il Governo italiano sta attuando -continua Scanavino-. Ma, adesso più che mai, abbiamo bisogno anche dell’Europa”.

Oggi “la movimentazione delle merci è rallentata, i canali di mercato per i prodotti sono modificati, con la chiusura della ristorazione e il rallentamento del commercio al dettaglio. Si rischia che la manodopera in campo per produrre cibo non sia sufficiente a garantire la produzione –ricorda il presidente Cia-. L’attuale emergenza sta mettendo a rischio il settore, con il pericolo di ripercussioni importanti anche nel medio-lungo periodo”.

È necessario, quindi, intervenire subito a livello Ue per “salvaguardare la produzione agricola, le catene di approvvigionamento, i posti di lavoro, le aree rurali. Deve essere garantita la circolazione dei prodotti nel mercato interno, senza ostacoli e limitazioni”.

Per questo, nel suo appello a Parlamento e Commissione Ue, “oltre ad assicurare la massima flessibilità e garantire liquidità alle aziende”, Cia-Agricoltori italiani “chiede all’Unione europea di prevedere un pacchetto di misure straordinarie, eventualmente anche azioni non ancora previste nel quadro della normativa europea, per rispondere a un’emergenza mai vissuta in precedenza”.

Infine, considerato che il 25 marzo si terrà il Consiglio straordinario Agricoltura, Scanavino chiede alla ministra Teresa Bellanova di portare avanti queste istanze e fare in modo che l’Europa si attivi con tutte gli interventi e le risorse possibili per sostenere il settore.

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