Unical

Il problema delle barriere architettoniche è ancora oggi molto presente sul territorio comunale rendese e, in generale, in Calabria. Non solo per quanto riguarda le case private ma anche negli edifici pubblici e nelle infrastrutture. Adoperarsi immediatamente per effettuare lavori mirati all’abbattimento delle barriere architettoniche in favore delle persone con disabilità motoria è un dovere morale.

Nel nostro Paese esiste una solida struttura normativa che tutela le persone affette da patologie invalidanti, siano essa sensoriali o fisiche, e garantisce l’eliminazione di qualsiasi ostacolo agli edifici, sia pubblici che privati, scuole comprese, ai servizi e ai mezzi di trasporto. A tale riguardo, Andrea Cuzzocrea, consigliere comunale e componente della Commissione comunale Ambiente e territorio, ha proposto l’avvio di una collaborazione con l’Università della Calabria per l’attuazione del Piano per l’abolizione delle barriere architettoniche.

“Il vero ostacolo – dichiara Cuzzocrea – è lasciare inapplicate le leggi e gli strumenti normativi in nostro possesso. Per questo, in Commissione Ambiente e territorio a Rende, ho proposto di avviare una collaborazione con l’Unical per l’adozione del Piano per l’abolizione delle barriere architettoniche negli spazi e negli edifici pubblici già esistenti, con la speciale e qualificata collaborazione con l’Unione italiana ciechi e l’Associazione per la mobilità dei disabili.

Una proposta che risolve due problemi: rendiamo più vivibile la città e offriamo esperienze lavorative agli studenti laureandi. L’abbattimento della barriere architettoniche e la realizzazione di percorsi sensoriali devono essere un requisito di progetto e una forma culturale e professionale. Eliminare le barriere deve essere una priorità pubblica su tutto il territorio regionale”.

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