Si è tenuta nei giorni scorsi , presso il Santuario della Divina Misericordia Santo Spirito in Sassia di Roma, la XIV edizione del Premio “Nella Memoria di Giovanni Paolo II”.

Un’iniziativa nata subito dopo la morte del grande Pontefice e ispirata ai suoi insegnamenti, che ha come obiettivo quello di portare al centro della riflessione i giovani detenuti e le persone diversamente abili.

A ricevere il premio, realizzato dal maestro orafo Michele Affidato, quest’anno sono stati Salvatore Martinez e Marcella Reni per conto della Fondazione Alleanza in collaborazione con Prison Fellowship Italia. Nel corso degli anni il Premio ha consentito di far conoscere alcune realtà importanti come l’Istituto penale per i minorenni “Malaspina” di Palermo, il carcere minorile Nisida di Napoli, e l’Istituto penale per i minorenni “Ferrante Aporti” di Torino. Ad aprire la serata finale,  condotta da Beatrice Bocci e Domenico Gareri è stato Mons. Piero Marini, presidente del Pontificio comitato per i congressi eucaristici internazionali e già maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie con Giovanni Paolo II. Ad assegnare i riconoscimenti, tra gli altri, vi era anche il Cardinale Dominique François Joseph Mamberti, nominato da Papa Francesco membro della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli. Il Premio “Nella Memoria di Giovanni Paolo II” ormai può essere considerato un vero e proprio evento, prodotto dalla Life Communication in collaborazione con il Ministero della Giustizia (Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità) e con il patrocinio del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, la Fondazione Ente dello Spettacolo e la Fondazione Giovanni Paolo II. A realizzare il premio, anche quest’anno, è stato il maestro orafo Michele Affidato.

L’opera raffigura il Santo Padre che con la mano alzata invita l’uomo ad aprire il proprio cuore a Dio.

“La figura del Pontefice immersa nel mare – spiega Affidato – vuole significare l’umanità le cui acque lambiscono tutti i confini della terra e alle cui spalle si staglia un arcobaleno simbolo dell’instancabile pellegrino di pace”.

Questa l’immagine cui si è ispirato Affidato per la realizzazione dell’opera dedicata a Giovanni Paolo II, a cui lo lega il ricordo dei diversi emozionanti incontri avuti con lui in Vaticano. “Sono particolarmente legato a questo Premio – aggiunge Affidato – ricorda una persona che con il suo esempio ha cambiato la Storia e che ha contribuito alla mia crescita spirituale”.

Sono diverse le personalità che sono state premiate nel corso delle precedenti edizioni. Quest’anno, nel quarantesimo anniversario dell’elezione a Pontefice di Karol Wojtyla, la scelta è ricaduta sulla Fondazione Alleanza del Rinnovamento nello Spirito Santo onlus in collaborazione con Prison Fellowship Italia per le iniziative promosse attraverso il progetto “Auxilium”, che prevede l’erogazione di contributi economici per quei nuclei familiari che vivono particolari situazioni di disagio, il cui capo famiglia ha conosciuto l’esperienza del carcere e che hanno figli gravemente ammalati e quindi bisognosi di cure. Presenti alla serata anche diversi personaggi del mondo della chiesa e dello spettacolo, tra cui: il Postulatore della Causa di Giovanni Paolo II, Mons. Slawomir Oder, il Cardinale Rylko, Arciprete di Santa Maria Maggiore, Claudia Koll, Alessandro Greco.

Con questo premio si chiude un anno ricco di impegni, sacrifici, ma anche tante soddisfazioni – commenta Affidato dall’arte sacra alla cultura, dalla musica al cinema passando per il mondo dello spettacolo, abbiamo firmato eventi nazionali e internazionali. Il 2019 inizierà lavorando in vista del prossimo Festival di Sanremo e ponendo le basi per un progetto che ci porterà negli Stati Uniti per una grande opera. Tutto naturalmente curando ogni creazione nei dettagli e curando i particolari per soddisfare al meglio le esigenze di chi ha scelto di darci fiducia”. 

 

 

 

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