La costruzione dell’alleanza tra i contribuenti in regola e l’avanzamento del giusto principio del ‘pagare tutti per pagare meno’ richiedono anche e soprattutto il riconoscimento che evasione ed elusione sono patologie che tagliano trasversalmente tutta l’economia e la società italiana: così si legge in una nota di Confcommercio-Imprese per l’Italia.

 

Confcommercio – prosegue la nota – ritiene dunque inaccettabile che, nella relazione tecnica di accompagnamento del decreto fiscale, si annoti (art. 39 in merito alle modifiche in materia di disciplina penale tributaria e di responsabilità amministrativa degli enti) che “l’aumento di pena funge da monito e deterrente ad un comportamento illecito, diffuso in alcune categorie del commercio”.

 

Confcommercio respinge, pertanto, un’impostazione dell’azione di contrasto dell’evasione per presunte categorie a rischio e con il ricorso allo stigma sociale, perchè è l’esatto contrario della selettività d’azione e dell’azione mirata di controllo e verifica necessarie per un rapporto collaborativo tra amministrazione finanziaria e contribuenti.

 

 

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