L’anniversario della Giornata della Terra si deve a John McConnel, un attivista sui temi della pace e dell’ecologia che, nel 1969, propose all’Unesco l’istituzione di una giornata per celebrare la vita e la bellezza della Terra, per promuovere la pace e porre in luce la necessità di preservare i delicati equilibri ecologici del nostro pianeta.

Il primo “Earth day” si è tenuto nella città di San Francisco nel 1970formalizzando, con un elenco di principi e responsabilità precise, l’impegno da parte dei leader mondiali a prendersi cura del Pianeta.

 

Restore Our Earth. Ripristina la nostra Terra. Riduciamo il nostro impatto e rimediamo ai danni del passato: è un tema impegnativo quello scelto per l’edizione 2021della Giornata della Terra, ma è anche un tema imprescindibile e non più rinviabile.  Oggi abbiamo la possibilità reale di informarci correttamente e scegliere consapevolmente, facendo la differenza.

 

In occasione del 22 aprile, Legambiente presenta uno spot realizzato nell’ambito del progetto “Metti in circolo il cambiamento”, guidato dall’associazione di cooperazione internazionale LVIA,per sollecitare ad una maggiore responsabilità ambientale, stimolando una riflessione sull’impatto dei propri comportamenti e sulle interdipendenze economiche, ambientali e sociali a livello globale delle nostre scelte.

Lo spot vuole promuovere uno stile di vita maggiormente sostenibile, invitando i cittadini a “diventare circolari” attraverso scelte di consumo rispettose dell’ambiente e delle risorse del Pianeta, perché la sostenibilità è un valore e i comportamenti circolari possono produrre ricchezza economica e sociale senza impoverire le risorse naturali.

 

I DATI.Come suggeriscono le immagini dello spot, sono molti i settori in cui è possibile incidere con le nostre scelte. In tema di energia, per esempio, scegliendo le fonti rinnovabili, già ampiamente diffuse nel nostro Paese: sono 7.776 i comuni dove è installato almeno un impianto fotovoltaico, 7.223 quelli del solare termico, 1.489 quelli del mini idroelettrico e 1.049 quelli dell’eolico, 3.616 quelli delle bioenergie e 594 quelli della geotermia. In Italia ci sono 778 mila impianti fotovoltaici, oltre 3.539 idroelettrici, 4.805 eolici, 2.808 a bioenergie, 15.365 geotermici tra alta e bassa entalpia, oltre a 4,4 milioni di metri quadri di impianti di solari termici e più di 66mila impianti a bioenergie termici.

 

Il 22 aprile 2020, in occasione del 50° anniversario della Giornata della Terra, Legambiente ha lanciato un flash mob virtuale, per tenere alta l’attenzione, anche nel momento difficile causato dalla pandemia da Covid19, sulla cura del nostro pianeta. Rispondendo all’appello, migliaia di cittadini hanno condiviso una loro foto abbracciando un mappamondo, una mappa geografica, una foto della Terra o  un disegno, dando spazio alla creatività e coinvolgendo anche i  bambini.

 

«Le giornate di celebrazione sono momenti simbolici importanti – sottolinea Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria– , ma dobbiamo far sì che siano semi di consapevolezza che germogliano nei nostri comportamenti quotidiani. L’abbraccio alla Terra deve essere reale e deve concretizzarsi in rispetto ed amore per l’ambiente e per tutte le specie viventi. Una società migliore passa attraverso la cura dell’ambiente e dei beni comuni, anche per scongiurare il pericolo della nuova gravissima crisi che rischia di colpire noi tutti: la crisi climatica. Abbiamo il dovere di diventare “cittadini circolari”, adottando stili di vita più sostenibili e facendo scelte di consumo rispettose della natura, degli ecosistemi e delle risorse del Pianeta. Solo attraverso l’economia sostenibile e circolare, in particolare in questa fase storica difficile, possiamo sia ridurre il nostro impatto ambientale sia creare nuova occupazione anche nella nostra regione».

 

Contribuire modificando scelte di consumo

 

I settori nei quali è possibile incidere con le nostre scelte sono molti, rileva l’associazione ambientalista, a partire dall’energia e dalla mobilità, ma anche modificando le scelte di consumo prediligendo prodotti freschi ed a km0, con pochi imballaggi, possibilmente a filiera corta, meglio se biologici. Senza dimenticare di comprare solo quanto necessario per evitare sprechi.

 

Attraverso le nostre scelte di consumo possiamo anche ridurre la grande quantità di rifiuti che produciamo – dagli ultimi dati disponibili, riferiti al 2019, circa 500 chili a persona – per come previsto anche dalle direttive europee in materia recepite in Italia.

 

Sul punto è indispensabile il grande impegno di tutti dai cittadini, alle imprese, alla Amministrazioni pubbliche per realizzare un’economia circolare seria ed efficace a partire dalle ineludibili parole chiave indicate dall’Europa: riduzione dei rifiuti, raccolta differenziata, riciclo e riutilizzo, dei materiali e dei prodotti, estendendone il ciclo di vita. La transizione ecologica parte dalle nostre menti, dobbiamo esserne ben consapevoli. Tutte le giornate dell’anno, nessuna esclusa, devono diventare la giornata della Terra.

 

 

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