Si è tenuto nei giorni scorsi presso a Roma la quinta edizione del “Women for Women Against Violence – Premio Camomilla”, evento unico che unisce due grandi temi del mondo femminile, la violenza di genere e quella del tumore al seno, partendo dalle cicatrici e dai segni indelebili che lasciano nel corpo e nell’anima di una donna.

Anche quest’anno Donatella Gimigliano, Presidente dell’Associazione Consorzio Umanitas, promotrice dell’evento, ha voluto al suo fianco il maestro orafo Michele Affidato, che ha realizzato i premi. Si tratta di una scultura diventata simbolo dell’evento: due mani unite con sopra adagiato un fiore di camomilla, un fiore che in fitoterapia viene utilizzato per rinvigorire piante malate e che rappresenta quindi la solidarietà, la forza e il coraggio nei momenti difficili.

La kermesse, realizzata con il patrocinio della Rai, Regione Lazio, Comune di Roma Capitale, Unicef, Croce Rossa Italiana, LILT (Lega Italiana Lotta contro i Tumori), FERPi e presentata da Arianna Ciampoli e Livio Beshir, ha avuto l’obiettivo quest’anno anche di sostenere il progetto “Valigia di Salvataggio” dell’associazione Salvamamme, pensato per rispondere alle richieste delle tante donne in fuga vittime di violenza.

A ricevere il premio sono stati Francesco Samengo (Presidente Unicef), l’attivista mondiale Leyla Hussein, amministratore delegato di Hawa’s Haven e Ambasciatrice globale di The Girl Generation, attualmente impegnata in 10 paesi africani contro le mutilazioni genitali femminili, Benedetta Rinaldi (membro della consulta nazionale femminile LILT), Valter D’Errico, per il corto “Il Giorno più Bello”, l’attrice e scrittrice Maria Rosaria Omaggio, Chiara Pietrangeli e Valeria Marini (testimonial di campagne contro la Violenza sulle Donne).

Tra le tante autorità presenti all’evento il Presidente della Lilt Francesco Schittulli, il Generale della Legione Carabinieri Lazio, Marco Minicucci ed il Presidente della Psipol Sandro Luzzi.

Durante la serata non sono mancati momenti di intrattenimento con uno straordinario Antonio Mezzancella (vincitore di Tale e Quale Show 2018), e un esilarante Antonio Giuliani.

Da paziente oncologica – ha spiegato Donatella Gimigliano – ho pensato che la violenza sul corpo di una donna non fosse solo quella di un uomo, ma anche quella di un tumore, che genera gli stessi effetti devastanti e che, comunque, finisce col segnarti in maniera indelebile, dentro e fuori”. “Questa manifestazione – ha aggiunto il maestro Affidato – è una delle più importanti alle quali abbiamo il piacere di collaborare e sostenere ormai da diversi anni. Due temi tanto attuali, quanto delicati, che segnano per sempre la vita delle donne, ma dai quali si può ripartire per iniziare una nuova vita.

 

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