Il Ministero dell’Interno rende noto attraverso il prorpio portale istituzionale che è on line “Red Button”, il nuovo servizio offerto dalla Polizia postale su commissariatodips.it attraverso il quale è possibile segnalare contenuti che sembrano fake news, o notizie false.

L’attivazione del servizio apre un canale diretto tra segnalante e Polizia che, attraverso un team dedicato di esperti del Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (Cnaipic) svolge in tempo reale un’analisi del contenuto segnalato usando tecniche e software specifici.

Per segnalare una notizia che si presume “fake” trovata on line o nelle reti social basta andare su commissariatodips.it, raggiungibile anche dalla home page del sito della Polizia di Stato, e cliccare sul bottone “Segnala on line Fake news“, il red button: si apre cosi una maschera per la compilazione dei campi con le informazioni necessarie.

A seconda dell’esito delle verifiche sulla segnalazione la Polizia contatterà il gestore della piattaforma on line per l’eventuale oscuramento del contenuto, smentendo ufficialmente la notizia o il contenuto verificati come “fake” tramite il sito web e i canali social istituzionali, e inviando gli atti all’autorità giudiziaria nel caso emergano aspetti di rilevanza penale.

Il servizio nasce, spiega la Polizia, dalla crescente sensibilità a un fenomeno – anche a livello internazionale ed europeo, con il lancio a novembre scorso di una consultazione pubblica da parte della Commissione europea e la nomina di un gruppo di esperti – che rischia, soprattutto nel periodo pre-elettorale, di condizionare il dibattito democratico.

In quest’ottica, secondo il ministro dell’Interno, il red button è «particolarmente importante» perché «ha a che fare con una istituzione, la  Polizia Postale, che ha una credibilità, una capacità di intervento operativo e una forza di terzietà che mette al riparo da qualunque elemento di parzialità», e contribuisce a un uso più consapevole del web da parte dei cittadini, anche a tutela di «coloro che chiedono di essere aiutati».

Grazie al canale di comunicazione che l’utente apre con la Polizia postale segnalando il contenuto, infatti, lo stesso segnalante potrà ricevere informazioni e consigli per un uso più consapevole di Internet e social e indicazioni nel contatto con le piattaforme social per le richieste di rimozione di contenuti ritenuti lesivi.

«Gli strumenti che utilizzeremo sono esattamente quelli che già abbiamo e forniremo un servizio ai cittadini cercando di migliorarlo nel tempo», con «serietà, grande professionalità e onestà» ha detto il capo della Polizia Gabrielli al Polo tuscolano sottolineando «un altro elemento che rappresenta una garanzia per tutti: nel momento in cui andremo ad evidenziare un’eventuale fake news c’è la possibilità che ci facciano le pulci».

Una «ulteriore assunzione di responsabilità che ci dovrà far stare particolarmente attenti in un momento delicato come quello della campagna elettorale», ha aggiunto, descrivendo la futura Polizia postale 4.0, con la creazione di sezioni regionali del Cnaipic, il potenziamento delle tecnologie e l’accrescimento delle professionalità.

Fonte: Ministero dell’Interno, comunicato del 19 gennaio 2018

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