Mario Spanò

Presidente del CDA di Cai Service Spa, azienda del Gruppo Spanò da oltre trent’anni attivo nel settore delle forniture industriali ed ospedaliere, Mario Spanò succede a Michele Lucente che in apertura dei lavori ha ricordato il lavoro svolto durante il suo mandato, concluso stamattina con la firma dell’Addendum al Protocollo di legalità per la bonifica del Sin di Crotone.

“Credo molto nel lavoro di squadra – ha dichiarato il neo eletto Presidente Spanò in apertura della sua relazione – e sono convinto che per affrontare le criticità del nostro territorio e per svolgere un ruolo attivo e propositivo, il Presidente debba essere circondato da imprenditori che come lui credono nella forza del gruppo, nella capacità di ascolto, di confronto con gli interlocutori istituzionali e di proposta”.

Il nuovo Direttivo di Confindustria Crotone è composto da Fausta Dovico, Glenda Giglio, Alessandro Brutto, Fernando Scorza, Alessandro Cuomo, Rosario Masci, Ferdinando Muto, Luigi Borrelli, Salvatore Gaetano, Mario Catanzaro, Francesco Mazzei, Gaetano Colombraro.

Ai lavori erano presenti i vertici di Unindustria Calabria, rappresentati dal Presidente Natale Mazzuca, dai Presidenti delle Articolazioni territoriali Aldo Ferrara, Fortunato Amarelli, Domenico Vecchio, dai Presidenti delle Sezioni regionali Enrico Mazza,  Gualtiero Tarantino, Alfredo Citrigno e dai Direttori Rosario Branda, Luigi Leone ed Anselmo Pungitore.

Innovazione, formazione ed aggregazione sono le priorità  sulle quali il nuovo Direttivo di Confindustria Crotone si impegnerà. “E’ necessario superare le fragilità del nostro sistema produttivo, far emergere capacità e potenzialità, così come tante eccellenze imprenditoriali del nostro territorio testimoniano. In stretto coordinamento con Unindustria Calabria, Confindustria Crotone sarà particolarmente attenta sui temi dell’innovazione e della sostenibilità ambientale ed è pronta a dare e raccogliere stimoli per affiancare le imprese in un percorso di consapevolezza e crescita sulle opportunità dell’economia digitale e circolare”.

“Ogni azienda nasce e cresce in un contesto territoriale da cui attinge identità, stimoli, professionalità e servizi ed a cui restituisce lavoro, valore, cultura imprenditoriale” così Spanò ha introdotto alcune riflessioni sulle opportunità di sviluppo economico e culturale del territorio di Crotone.

La Zona economica speciale, con il  Porto, l’Aeroporto e l’area produttiva retroportuale di Cotone, la riqualificazione del Porto, l’Antica Kroton, la bonifica del Sin.

Su queste priorità Spanò ha ribadito l’impegno di Confindustria Crotone ad interloquire con le Amministrazioni locali: “Su questi temi ed obiettivi Confindustria Crotone è pronta a dare il suo contributo, propositivo come sempre, ed a svolgere il suo ruolo, in maniera puntuale e proattiva, come sempre” .

Sulle criticità, sanità, gestione del ciclo dei rifiuti e dell’acqua il Presidente di Confindustria Crotone ha evidenziato una forte preoccupazione e l’esigenza di superare le fasi commissariali per passare ad una gestione ordinaria, che garantisca pienamente i diritti di cittadini, imprese e lavoratori.

Preoccupazione è stata espressa anche in merito alla vicenda Corap: “Ci aspettiamo che non ci sia alcuna interruzione di servizio per le imprese, che non si perdano le risorse assegnate, ad esempio quelle previste dal Pon Legalità per la videosorveglianza, e che si traghettino patrimonio e professionalità in una nuova gestione, trasparente ed efficiente.”

Al termine della relazione, sono intervenuti il Sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, il Presidente della Regione, Mario Oliverio, il Segretario della CGIL Area vasta, Raffaele Mammoliti, ed il Presidente di Unindustria Calabria, Natale Mazzuca.

I lavori si sono conclusi con un video di Confindustria le cui immagini celebrano il contributo del sistema produttivo italiano alla crescita economica e culturale del paese e con un omaggio al Presidente Giorgio Squinzi, da pochi giorni scomparso.

Mario Spanò ha infine salutato gli imprenditori intervenuti invitandoli a considerare Confindustria la loro casa.

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