Dopo tutto quello che sta avvenendo attorno al caso di Medicina a Cosenza, riteniamo che il Rettore della Università Magna Graecia di Catanzaro non sia degno di ricoprire più il ruolo che detiene e perciò ne chiediamo le dimissioni immediate. Non può essere la massima autorità del nostro Ateneo a stabilirne la fine.

Perché questo è lo scenario che noi, e non solo noi, intravediamo dopo la folle e suicida mossa di accordarsi con la UNICAL di Rende regalando, di fatto, l’istituzione del corso di laurea in Medicina all’ateneo cosentino.

Le giustificazioni che De Sarro ha fornito attraverso la stampa per discolparsi di questo golpe sono decisamente ridicole, prive di fondamento, facilmente smontabili.

Qui l’unica verità che i fatti ci mettono davanti agli occhi è una, e una soltanto: la UNICAL attiverà un corso nell’ambito medico che è propedeutico all’istituzione del corso di laurea in Medicina e chirurgia. Cosa che avverrà in pochi anni, a discapito non solo della UMG ma del sistema universitario medico calabrese. Infatti mentre gli ambienti cosentini spingono egoisticamente da anni per ottenere Medicina, sembra che si disconoscano le difficoltà cui deve sopperire ogni anno la UMG per mantenere, ad esempio, le scuole di specializzazione. Un corso di Medicina è oneroso e le risorse, le energie, le economie non possono essere polverizzate per soddisfare i pruriti in riva al Crati. Bisogna essere seri. Ogni Ateneo dovrebbe essere salvaguardato nelle sue particolari specificità anziché essere duplicato, danneggiato, ostacolato.

Perciò, mentre condanniamo anche la giunta regionale calabrese che, su proposta dell’assessore Savaglio (in palese conflitto di interessi poiché docente UNICAL) ha approvato l’istituzione del corso, la nostra associazione chiede con immediatezza le dimissioni del Rettore della UMG De Sarro. Saprà trovare certamente un’altra sistemazione. Magari proprio alla UNICAL.

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