Primo passaggio concreto del protocollo di legalità, firmato il 20 novembre 2017 tra Università della Calabria e la Prefettura di Cosenza.  Il documento era stato redatto per prevenire infiltrazioni della criminalità negli appalti dell’ateneo. L’Unical si era impegnata a creare una banca dati unica che consentisse al gruppo di lavoro interforze della Prefettura di vigilare su tutta la filiera degli appalti, dalla pubblicazione del bando all’aggiudicazione fino all’esecuzione dei lavori.

Questa mattina negli uffici del rettorato, alla presenza del rettore Gino Mirocle Crisci, è stato firmato il primo contratto con un’azienda di servizi che si è impegnata a rispettare quel protocollo di legalità. Si tratta della Manitalidea di Ivrea, titolare di una convenzione per la gestione del patrimonio immobiliare dell’Unical fino al 2021. L’azienda, rappresentata dalla vice presidente Raffaella Aimone, ha aderito volentieri al protocollo, condividendone i precetti e ritenendolo “degno di nota, certi che l’adesione al medesimo rappresenti un momento non solo di condivisione, ma occasione di comune progresso verso un sistema di appalti votato al rigore e alla legalità”.

Il protocollo prevede, tra l’altro, che l’azienda indichi i dati relativi alla forza lavoro, specificandone la qualifica professionale e i percorsi formativi. Inoltre la Manitalidea si è impegnata a dare comunicazione tempestiva alla prefettura e all’autorità giudiziaria di eventuali tentativi di concussione che si manifestino nei confronti dell’amministratore o dei dirigenti. Un vincolo che, qualora inosservato, sarà motivo di risoluzione immediata del contratto.

“L’Unical – ha commentato il rettore Crisci – è tra le più grandi stazioni appaltanti della Calabria e quale presidio culturale per eccellenza è nostro dovere dare il buon esempio, alimentando il senso della legalità. L’obiettivo è quello di rendere gli appalti impermeabili alle infiltrazioni della criminalità organizzata, assicurando ai cittadini che le risorse pubbliche vengano spese bene, in modo trasparente e nell’interesse della collettività”.

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