La rivoluzione silenziosa della Picciotteria calabrese di fine Ottocento innescata dalla “scoperta” dell’America che porterà alla ‘ndrangheta odierna, spregiudicata e spietata multinazionale del crimine, capace di adeguarsi alle mutevoli sfide del mercato globale: è lo scenario raccontato in “Quando la ‘ndrangheta scopri l’America”, il libro, edito da Mondadori, scritto a sei mani da Antonio Nicaso, Maria Barillà e Vittorio Amaddeo.

Sbarcati nel Nuovo Mondo insieme a decine di migliaia di onesti braccianti, i “maffiosi” calabresi,  scelgono il basso profilo per ricostituire la loro rete malavitosa, fatta di capi, gregari e leggende che lucra lauti profitti sulla pelle dei lavoratori italiani e di centinaia di giovani immigrate indotte a prostituirsi nei resort di Manhattan e di Chicago, prima di reggere le fila del commercio clandestino di alcolici e del narcotraffico.

Nasce così la ‘ndrangheta imprenditrice d’oltreoceano.

Sarà proprio Antonio Nicaso – scrittore e docente universitario che da trent’anni studia la ‘ndrangheta e la analizza in ogni suo aspetto e ha scritto insieme al magistrato Nicola Gratteri tanti libri di successo sull’argomento – a raccontar la storia di questa mutazione criminale in terra americana e il processo di avvio che ha portato l’organizzazione malavitosa ad essere una delle mafie più potenti e pervasive del mondo.

L’appuntamento, imperdibile, è per domani, lunedì 27 maggio, alle ore 18, alla libreria Ubik di Catanzaro, nel quartiere marinaro. A conversare con Nicaso e a stuzzicarlo con domande ci penserà il libraio Nunzio Belcaro.

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