La Calabria come esempio positivo: nel lavoro, nell’impegno sociale, nei progetti per un mondo più equo, giusto e sostenibile. E’ quanto hanno potuto ammirare gli ospiti, provenienti da tutta Italia, iscritti alla “Scuola estiva Plef 2019”. Non è la prima edizione. La “Planet Life Economy Foundation” egregiamente guidata da Emanuele Plata propone annualmente una settimana alla scoperta del territorio calabrese e delle imprese che vi operano, facendosi guidare dal gruppo cooperativo “Goel”.

Una scelta che indica, già nelle premesse, il senso dell’iniziativa: “Goel” rappresenta fin dal 2003, nella Locride, l’emblema del riscatto attraverso il lavoro legale e un’opposizione attiva alla ‘ndrangheta. Un percorso di cambiamento oggetto di studio e confronto da parte dei partecipanti alla scuola estiva “Plef”.

Gli incontri con Vincenzo Linarello e con il vescovo di Locri-Gerace, le visite aziendali (al Lanificio Leo, presso la casa editrice Rubbettino, alla Comunità Progetto Sud, alla cooperativa sociale Idea, presso l’azienda Callipo) e le escursioni turistico-culturali e gastronomiche, sono state quotidianamente accompagnate da momenti di sintesi e riflessione. Un lavoro di gruppo, espresso in un rapporto finale, ha concluso la significativa esperienza calabrese, destinata a ripetersi negli anni. Giovanni Sgrò, fondatore del progetto culturale “Naturium”, ha sostenuto e promosso l’importanza della “Scuola estiva Plef” per il nostro territorio. “Una iniziativa che accende i riflettori sulla Calabria vera – ha sottolineato. – La Calabria dell’impegno e del riscatto, del lavoro che passa attrverso il sacrificio e dell’amore per l’identità di questa nostra regione. Proprio su queste specifiche potenzialità bisogna puntare: la grande eredità storica, la natura ancora incontaminata, il turismo culturale ed enogastronomico e, non ultimo, quel principio di sostenibilità che deve essere la guida del presente”.

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