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Il Campus si rianima di talento e colori con la ripresa delle attività di Chiamata alle Arti, la manifestazione organizzata dal Settore Creatività per il Campus, sotto la guida della Delegata del Rettore, Prof.ssa Carmen Argondizzo, la cui terza edizione ha avuto inizio il 10 dicembre scorso.

Dopo le bellissime opere realizzate nello scorso dicembre negli ambienti del Polifunzionale e delle Maisonnettes rispettivamente dai Check Mate Crew – i talentuosi alunni del Liceo Artistico di Catanzaro che, attraverso il modello di Claude Monet, hanno proposto una rivisitazione del Ponte UniCal all’insegna delle attese e dei sogni della nuova generazione di studenti universitari – e da Ilario Parentela, in arte Punch 311 – che ha affrontato il tema del riscaldamento globale e delle drammatiche conseguenze dei cambiamenti climatici con Before the Flood –, Salvatore Sart ha ultimato un’altra sua colossale e inconfondibile opera, presso il Polifunzionale, dal titolo Recycling is not enough. Oggi è diventato – sostiene – fin troppo facile trovare plastica in ogni angolo del pianeta e molto difficile immaginare un futuro senza di essa. Eppure siamo arrivati, dopo meno di un secolo dalla sua scoperta, a dover risolvere il problema riguardante il suo smaltimento e riuso. Il verde del fondo che è allo stesso tempo primo piano è, insieme al bianco che fa da spessore, il colore del riciclo e della natura, dell’idea di “green”: ossia di un mondo più ecologico. Attraverso le lettere S A R T, si riesce a vedere uno scorcio della baia di Manila, da una foto pubblicata da Reuters, dove la spazzatura e la plastica straborda e si proietta verso l’osservatore. Riciclare non basta: l’invito rivolto ai giovani ricercatori dell’UniCal è quello di trovare al più presto una soluzione.

Sta per completare l’opera anche il gruppo Quantum Artists, coordinato da Vincenzo Chiaravalloti, che, con una coloratissima mandala proposta per i muri degli uffici di supporto alla Creatività presso l’area del Centro Residenziale, ha inteso riqualificare lo spazio, veicolando messaggi di armonia, pace e civile convivenza tra i residenti nel Campus e l’intera comunità accademica.

Seguirà nei prossimi giorni la realizzazione di altre opere: Il tempio dei popoli di Francesco Gravina e Adolfo Magnelli, murale destinato alla parete della mensa degli studenti delle Maisonnettes, sul lato di accesso principale, con grande audacia di sperimentazione stilistica e impiego di molteplici materiali e svariate tecniche artistiche, e un’elegante Giraffa che si protende verso una mela, a rappresentare il coronamento di sogni e sane ambizioni, che sarà realizzata dagli Slowcolors, Valentina Melicchio, Antonio Valente e Luigi Maria Tridico, sulla parete posta di fronte al bar del Polifunzionale.

Altre opere in Murales verranno realizzate all’interno del Centro Residenziale, con il duplice obiettivo di rallegrare più pareti attraverso colori e sensibilizzare, con le rappresentazioni, gli studenti verso tematiche principalmente legate al rispetto dell’ambiente.

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