E’ il cibo la prima ricchezza dell’Italia e anche della regione con un valore della filiera agroalimentare allargata in Calabria si attesta sui 3 miliardi di euro, e rappresenta per varietà e qualità il simbolo più noto del Paese all’estero. Ad affermarlo è Coldiretti Calabria in occasione della prima Giornata nazionale del Made in Italy istituita il 15 aprile. Una ricorrenza festeggiata al Vinitaly a Casa Coldiretti con la partecipazione del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida alla Consulta nazionale del vino.
Per restare solo al sistema vitivinicolo, In Calabria, sono 10.799 gli ettari vitati autorizzati e la produzione è di oltre 117mila ettolitri di vino. Il settore, aggiunge Coldiretti, ha avuto un salto di qualità notevole negli ultimi anni, confermandosi la punta avanzata dell’agroalimentare “made in Calabria”. Una forte e costante azione di promozione ha contribuito alla crescita anche dell’export. La Coldiretti intende valorizzare tutti i territori ed in anteprima al Vinitaly , ha presentato il video ufficiale della campagna nazionale di promozione dell’agricoltura e del cibo promossa da Coldiretti, Filiera Italia e Fondazione Campagna Amica che coinvolge tutte le regioni italiane, nei centri urbani ma anche nelle aree interne, attraverso le strutture territoriali e la rete dei mercati contadini. L’obiettivo è la valorizzazione del Made in Italy agroalimentare e dell’educazione alimentare secondo i canoni della dieta mediterranea, della stagionalità e del prodotto a km0.
La lotta al Fake in Italy. I primati e la costante crescita- aggiunge Coldiretti -vanno però difesi dal fenomeno del “fake in Italy”, il cibo straniero spacciato per italiano sfruttando il concetto di ultima trasformazione sostanziale per gli alimenti, quello che tecnicamente si chiama codice doganale. In questo modo ad esempio, il latte straniero che diventa mozzarella italiana. Una frode contro la quale è partita dal Brennero una grande mobilitazione di Coldiretti con obiettivo la raccolta di un milione di firme per una proposta di legge europea di iniziativa popolare sulla trasparenza di quanto portiamo in tavola. al Brennero – ha aggiunto Prandini -. L’iniziativa del Brennero è stata di trasparenza e di risposta nei confronti dei cittadini e dei consumatori. Non è una manifestazione di chiusura all’interno dei confini è vero esattamente l’opposto: partiamo dall’Italia per cercare di portare trasparenza sui mercati a livello mondiale e fare anche una lotta concreta al tema dell’Italian sounding che, costa alla Calabria oltre unmiliardo di €uro, tante volte si pensa essere solo fuori dei confini nazionali quando purtroppo l’abbiamo anche all’interno del nostro Paese quando ci sono queste storture”.