L‘assessore all’ambiente della Regione Calabria interviene sull’accesa polemica insorta sulla localizzazione di un biodigestore a servizio dei Comuni della Piana di Gioia Tauro, per restituire la verità dei fatti.

La disponibilità a realizzare un impianto per il trattamento dell’umido nel territorio della Piana di Gioa Tauro è pervenuta dall’Associazione Città degli Ulivi.

Il 6 febbraio 2019 il presidente dell’Associazione ha  scritto alla Regione una nota in cui è riportata espressamente la disponibilità del Comune di Rosarno ad ospitare l’impianto nel proprio territorio. Come sempre in questi anni abbiamo comunque avviato una concertazione con l’ATO di Reggio Calabria convocando incontri con i sindaci nei quali le decisioni sono state assunte in modo corale.

Didatti, il 26 febbraio dello scorso anno si è tenuta una riunione in cui si è concordato con l’ATO di Reggio Calabria di accogliere la proposta dei sindaci della Piana di Gioia Tauro di ospitare il biodigestore e, come di consueto, e con la trasparenza che ha contraddistinto l’operato dell’assessorato all’ambiente, l’esito è stato trasmesso a tutti i sindaci della provincia di Reggio Calabria con nota protocollo regionale n. 99049 del 08/03/2019.

Che ci fosse la condivisione dei sindaci della Piana di Gioia Tauro è un fatto quindi del tutto evidente come emerge chiaramente anche dalla successiva riunione del 12 aprile 2019 – esito trasmesso con nota protocollo regionale n. 15840 del 15/04/2019 – durante la quale si acclara nuovamente l’intenzione dei Comuni della Piana di Gioia Tauro di realizzare l’impianto.

La Regione ha poi formalizzato la richiesta pervenuta dal territorio con la modifica del Piano regionale di gestione dei rifiuti, avvenuta con la deliberazione di Giunta regionale n. 570 del 29 novembre 2019.

Nell’allegato A della delibera si dà atto del percorso condiviso con l’ATO di Reggio Calabria per la realizzazione di un impianto di trattamento della FORSU con tecnologia anaerobica che dovrà essere ubicato nella Piana di Gioia Tauro.

È necessario poi chiarire un altra vicenda che riguarda il grossolano equivoco che è sorto in merito alla procedura avviata, su istanza dell’Istituto Diocesano di Locri – Gerace, dal dipartimento regionale per regolarizzare il provvedimento di esproprio dei terreni su cui è ubicata la vecchia discarica, oramai esaurita, di località  Tenda nel Comune di Siderno che era stata autorizzata e utilizzata dall’ufficio del commissario.

L’allora commissario infatti, per l’utilizzo della discarica, emise un decreto di occupazione d’urgenza senza mai perfezionare la procedura di esproprio. Nessuna discarica verrà perciò riaperta sul territorio di Siderno  anzi,  si mettono finalmente in regola le carte per assicurare il monitoraggio e il controllo della discarica esaurita.

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