Diverse le attività svolte nel corso del 2019 dall’ADICONSUM in Calabria. Prevenzione della ludopatia, contrasto all’usura, lotta al sovrandebitamento, concretizzazione del piano del consumatore, iniziative contro la povertà educativa, contrasto alla contraffazione, tutela della proprietà intellettuale, educazione alla legalità, sostegno all’informatica ed alla tecnologia sono solo alcune delle azioni messe in campo attraverso gli oltre 10 sportelli dell’ADICONSUM in Calabria. Ad affermarlo Michele Gigliotti presidente ADICONSUM Calabria nel corso dei lavori del consiglio generale ADICONSUM nazionale svoltosi nei giorni scorsi presso la sede della CISL in via Po a Roma.

La recente pubblicazione dell’elenco delle Associazioni dei Consumatori e degli Utenti della Regione Calabria ha certificato e riconosciuto il lavoro svolto in quest’ultimo anno di attività dell’Associazione in Calabria. Un riconoscimento che premia l’azione quotidiana che i volontari dell’ADICONSUM in Calabria svolgono con dedizione e con grande spirito sociale mettendo a disposizione dei cittadini, dei pensionati e delle persone bisognose la professionalità ed il sostegno.

Ed è in questa ottica che è stato avviato nel mese di dicembre una nuova consulenza gratuita per il recupero delle somme pagate e non dovute in presenza di estinzione anticipata del debito come p.e. la cd. “cessione del quinto” che rappresenta il 25% delle richieste di finanziamento-molto facile da ottenere essendo garantita da una busta paga o da un cedolino pensione-  e a cui frequentemente fanno ricorso le famiglie in difficoltà. Le banche, infatti, sono ben liete di soddisfare questo tipo di richieste  poiché quelli che ne possono beneficiare (dipendenti del settore pubblico o privato e pensionati) non necessitano di garanzie accessorie, quali fideiussioni, ipoteche oppure avalli di terzi soggetti. Se, quindi, l’iter per accedere a tale richiesta è molto semplice e veloce molto più difficile per l’utente è vedersi riconosciuto il diritto -per altro garantito per legge-  all’estinzione anticipata della cessione del quinto. Tale estinzione può essere domandata  in qualunque momento.

E’ necessario pagare alla banca, in base ad un apposito documento, cioè il conteggio estintivo, una somma che comprenda il debito residuo ed anche (ma solo se prevista dal contratto di finanziamento) una penale di estinzione che in ogni caso non può superare l’1% dello stesso capitale ancora da rimborsare.

L’estinzione anticipata di una cessione del quinto comporta la perdita delle spese di istruttoria e delle imposte di bollo mentre prevede il rimborso della parte non goduta dell’assicurazione vita (che di solito è stata pagata, per intero, in un’unica soluzione) e di una parte delle commissioni bancarie. E’ possibile che di fronte al conteggio estintivo si possa rimanere interdetti perché nella maggior parte dei casi  la banca chiede più del dovuto per estinguere la cessione e che a fronte di un controllo quei conteggi risultino errati. I danni per i clienti degli istituti di credito sono, dunque, assai rilevanti: diverse migliaia di euro, cioè, che dovrebbero essere restituiti a quanti richiedono l’estinzione della cessione del quinto, finiscono nelle tasche delle banche. Insomma le banche, spesso, si fanno pagare le commissioni finanziarie ed il premio assicurativo sulla vita per l’intera durata, originaria, della cessione del quinto e se il finanziamento viene estinto anticipatamente non restituiscono le somme relative al periodo in cui non si è goduto di tali servizi o prestazioni.

Adiconsum Calabria per tutelare al meglio i consumatori che, loro malgrado, si trovano ad affrontare questa sgradevole situazione invita a rivolgersi allo “Sportello per il recupero delle somme indebitamente percepite dagli Istituti di Credito e Finanziarie sull’estinzione anticipata della cessione del quinto” presenti presso le sedi ADICONSUM in Calabria. I nostri collaboratori saranno a disposizione per fornire tutte le informazioni e gli strumenti utili per l’effettiva tutela di quanto previsto dalla legge.

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