Quelle clausole scritte in minuscolo che nessuno legge in cui ci imbattiamo quando sottoscriviamo un contratto, una polizza assicurativa, oggi con sempre maggiore frequenza per via digitale. Per questo diventa interessante e ‘istruttivo’ parlare del consumatore “web” e dei contratti bancari e assicurativi nell’era digitale, anche guardando ai reati informatici, commessi grazie all’utilizzo di tecnologie informatiche o telematiche, dalle frodi informatiche alla detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici e telematici.

Temi, questi, affrontati nel corso del convegno sul tema “Consumatori e web. Contratti bancari e assicurativi nell’era digitale” organizzato dall’Ordine distrettuale degli Avvocati di Catanzaro in collaborazione con i Club Leo e Lions catanzaresi, moderato dalla, consigliere dell’Ordine,  Vincenza Matacera, nella sede del Consorzio di bonifica “Ionio Catanzarese”. I lavori sono stati dai saluti istituzionali del dottor Mario Giuseppe Veraldi, presidente Lions Club Catanzaro Mediterraneo; dell’avvocato Carlo Talarico, vice presidente Lions Club Rupe Ventosa in rappresentanza del presidente Roberta Capri; del dottor Domenico Sirianni, presidente Leo Club Rupe Ventosa; del dottor Francesco Pugliano, presidente della Zona 22 e dell’avvocato Giuseppe Barbuto, presidente della X circoscrizione.

“Quando parliamo del mondo digitale parliamo di un mondo che  solo apparentemente è fisico. In realtà abbiamo a che fare con la rete che sostituisce quella reale. C’è il virtuale che ci consente di sottoscrivere contratti di qualsiasi natura: bancari, assicurativi ed altro. Pensiamo a E-Bay ad Amazon dove l’utente sottoscrive a distanza contatti sottoponendosi a taluni  adempimenti – ha affermato il presidente dell’Ordine distrettuale degli Avvocati di Catanzaro, Antonello Talerico, in apertura del convegno . Qual è allora il rischio in tutto questo? Dal momento in cui si inseriscono i propri dati nella rete, questi possono essere utilizzati sia in aperta  violazione di legge ed anche da soggetti che possono commettere dei reati. In tutto questo gli avvocati necessitano di essere principalmente formati per comprendere quali possono essere le garanzie per le quali si possono sottoscrivere validamente e senza alcun rischio i contratti a distanza quindi consigliare di affidarsi a piattaforme che sono già conosciute e non operare attraverso operatori che non corrispondono a quelli che sono gli schemi legali”.

“Quando parliamo del mondo digitale parliamo di un mondo che  solo apparentemente è fisico. In realtà abbiamo a che fare con la rete che sostituisce quella reale. C’è il virtuale che ci consente di sottoscrivere contratti di qualsiasi natura: bancari, assicurativi ed altro. Pensiamo a E-Bay ad Amazon dove l’utente sottoscrive a distanza contatti sottoponendosi a taluni  adempimenti – ha affermato il presidente dell’Ordine distrettuale degli Avvocati di Catanzaro, Antonello Talerico, in apertura del convegno . Qual è allora il rischio in tutto questo? Dal momento in cui si inseriscono i propri dati nella rete, questi possono essere utilizzati sia in aperta  violazione di legge ed anche da soggetti che possono commettere dei reati. In tutto questo gli avvocati necessitano di essere principalmente formati per comprendere quali possono essere le garanzie per le quali si possono sottoscrivere validamente e senza alcun rischio i contratti a distanza quindi consigliare di affidarsi a piattaforme che sono già conosciute e non operare attraverso operatori che non corrispondono a quelli che sono gli schemi legali”.

Molto interessante ed attuale la relazione dell’avvocato Alessio Sculco, perito grafologo giudiziario, iscritto presso il Tribunale di Catanzaro, coordinatore commissione rapporti con gli Enti pubblici del COA di Catanzaro su “La firma grafometrica nei contratti tra diritto e innovazione”.

“Quando si parla di argomenti delicati come quello scelto per questo incontro,  è importante parlare di corretta informazione – ha detto Sculco -. E’ fondamentale, infatti, conoscere qual è  lo stato attuale della legislazione in materia di tutela dei consumatori con particolare riguardo a quelle che sono le contrattazioni di natura bancaria e di natura assicurativa”. Sculco ha illustrato come la traccia della penna sul tablet che ci viene presentato nel caso della sottoscrizione di un contratto, sia alle compagnie assicurative che in Banca, ad esempio, faccia riferimento al tratto grafico e specialmente rilevi i parametri del gesto scrittorio che sono registrati dall’hardware ed elaborati dal software: la firma attraverso un algoritmo si trasforma in una sequenza numerica che registra parametri come pressione, velocità, accelerazione e posizione. Infine, l’avvocato Bruno Doria, referente presso il CNF del OCC del COA di Catanzaro, coordinatore commissione rapporti con l’Università del COA di Catanzaro ha approfondito il tema delle nuove forme di finanziamento alle imprese, i portali di equity crowdfunding e le loro potenzialità, finanza alternativa.

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