La responsabilità sociale d’impresa vede la Calabria tra le regioni attente con diverse aziende che hanno deciso di investire sul territorio, con progetti che si propongono di valorizzare l’ambiente, le persone che vi lavorano, la comunità. L’impresa non è un’isola, separata dall’ambiente sociale in cui opera.

Al contrario, diventa sempre più un punto di riferimento per chi investe, per chi opera sul territorio, per i cittadini. La scelta volontaria degli imprenditori di gestire i processi aziendali seguendo la normativa della certificazione etica SA8000 comporta un impegno maggiore, anche in termini finanziari, ma sempre più indispensabile”. E’ quanto dichiarato dal presidente di Unindustria Calabria Natale Mazzuca, in occasione del seminario “La responsabilità sociale d’impresa. Modelli virtuosi a confronto”, che si è svolto a Cosenza, nella sede territoriale di Confindustria e che ha fatto registrare gli interventi del presidente di Eni Foundation Domenico Noviello, del presidente di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli e del direttore di Unindustria Calabria Rosario Branda. Una testimonianza dal territorio è stata presentata dal dirigente Massimo Sposato della Sposato Costruzioni Srl, che ha presentato il modello di responsabilità sociale che adotta l’azienda di costruzioni di Acri, incentrato sul perseguimento del benessere del personale e dei soci, a partire dalla sicurezza, verificando che gli stessi comportamenti siano adottati anche dai fornitori.  “L’impresa non è soggetto egoistico, che deve assolvere esclusivamente agli interessi degli azionisti o che deve solo far profitto – ha dichiarato il presidente di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli – ma organismo al centro della società, perché attraverso il lavoro che distribuisce, crea benessere diffuso e riconsegna dignità alle persone. La nuova frontiera dell’impresa è la sostenibilità, perché credibilità, responsabilità sociale ed etica, assumono sempre più connotati nuovi e consentono ai consumatori di esercitare scelte critiche e consapevoli sulla base di informazioni chiare ed evidenze di comportamenti coerenti”.
Nel corso dell’incontro il presidente di Eni Foundation Domenico Noviello ha illustrato il modello della multinazionale che fornisce il suo contributo alla transizione energetica verso un futuro low-carbon, promuovendo lo sviluppo di energia da fonti rinnovabili, grazie all’utilizzo di nuove tecnologie proprie sempre più efficienti, applicando i princìpi dell’economia circolare a tutte le sue attività. Ha parlato anche delle iniziative di solidarietà portate avanti in diversi paesi, tra cui la Birmania con la realizzazione di pozzi d’acqua ed opere di irrigazione utili all’agricoltura ed il Monzambico con attività di assistenza sanitaria pediatrica.
Presenti all’incontro il Procuratore della Repubblica di Cosenza Mario Spagnuolo, il dirigente Eni Giuseppe Maiellare, i presidenti delle Sezioni di Unindustria Calabria Demetrio Crucitti (Comunicazione ed Editoria) e Alfredo Citrigno (Sanità), i presidenti dei Giovani Imprenditori Marella Burza (Calabria), Glenda Giglio (Crotone) e Roberto Rugna (Cosenza), studenti del Liceo Scientifico “Fermi” di Cosenza.

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