La Copagri Calabria esprime la propria soddisfazione per l’intervento della Confederazione dei Produttori Agricoli Nazionale al Tavolo di filiera della frutta in guscio sezione castagne durante la quale è stata presentata una bozza di Piano castanicolo per il triennio 2021/24.

Ricordiamo che in Calabria la Castagna rappresenta una coltivazione importante e portante per l’economia e non solo delle aree interne e montane, la Calabria risulta una delle principali regioni produttrici del frutto.

“L’importanza della castanicoltura, da leggere anche in termini di diversificazione del reddito e di multifunzionalità, va interpretata inoltre in chiave green; parliamo, infatti, di un comparto con un impatto ambientale basso o nullo, perfettamente in linea con la strategia comunitaria, la cui salvaguardia è fondamentale per i produttori agricoli, per l’economia del Paese e per l’ambiente”.

“Per tali ragioni, condividiamo pienamente i contenuti del documento di sintesi presentato dal Mipaaf, che andrà a costituire la base del Piano castanicolo, nel quale si sottolinea con forza, fra l’altro, la necessità di arginare e contrastare con ogni mezzo scientifico a disposizione le avversità fitosanitarie che, anche a causa dei cambiamenti climatici, stanno mettendo a forte rischio la coltura”,

“Particolare attenzione andrà poi riservata alla promozione e alla tutela della produzione nazionale, anche in annate non particolarmente favorevoli quali quella passata, al lavoro in materia di meccanizzazione e alla necessaria distinzione tra la filiera da frutto da quella da legno, così da far rientrare quest’ultima nelle linee guida del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in materia di forestazione, cogliendo le indicazioni arrivate dalle commissioni agricoltura del Parlamento che nel loro parere favorevole sul PNRR hanno evidenziato l’importanza del rimboschimento e della tutela del patrimonio forestale”,

“Molto importante sarà anche seguire con attenzione le potenzialità racchiuse nei PSR regionali, fondamentali sia per la messa a dimora di nuovi impianti che per sfruttare le grandi potenzialità della meccanizzazione”, conclude la Confederazione Produttori Agricoli.

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