“La devastazione della pineta di Siano è la prima “ferita” che la nuova Amministrazione dovrà sanare, anche in termini simbolici. Sarà uno dei primi passi della rinascita. Ma non basterà piantare nuovi alberi al posto di quelli distrutti dal fuoco, operazione certamente indispensabile, ma non risolutiva”.
E’ quanto afferma, in una nota, il candidato a sindaco Valerio Donato.
 “Sarà un’operazione molto più complicata e difficile – rileva Donato. Bisognerà fare di più, trasformando questo enorme “tesoro verde” di cui dispone la Città in un grande Parco Naturale, al cui interno dovranno svilupparsi un Parco del Benessere, tale da favorire l’attività fisica e la socializzazione, e altre strutture leggere finalizzate al tempo libero, al turismo ecologico, alla didattica. Il tutto – aggiunge Donato – dotato di un sistema antincendio che eviti il ripetersi della tragedia dello scorso agosto. Una visione dinamica del verde pubblico che si rende ancora più necessaria dopo la pandemia che ha purtroppo devastato gli stili di vita dei cittadini”.
Il candidato a sindaco prosegue: “Non si dovrà intervenire a caso, senza una bussola. Dovremo dare spazio agli esperti, ai progettisti del verde, ai botanici, ai tecnici di Calabria Verde e del Corpo Forestale dello Stato, confrontandoci con altre esperienze esistenti in Italia e in Europa. La ricostruzione dell’ambiente naturale della Pineta di Siano è un’operazione talmente delicata che non possiamo permetterci di commettere errori”. E ancora: “Ci sarà purtroppo un problema di risorse che, per un progetto così ambizioso, non potranno che essere cospicue. Parliamo di svariati milioni di euro che dovremo avere la capacità di rastrellare dall’UE, dallo Stato, dalla Regione, utilizzando canali finanziari dedicati nel PNRR e nelle linee-guida del Ministero per la Transizione Ecologica”.
 “Se i cittadini di Catanzaro mi onoreranno della loro fiducia – conclude Valerio Donato – , conto di mettere in piedi, in tempi ragionevoli, una “squadra” tecnico-politica che si occupi di questa pesante emergenza ambientale e, più in generale, dello stato di tutte le aree di verde pubblico piccole e grandi di cui dispone la città, a cominciare dalla Pineta Mediterranea di Giovino. Senza dimenticare l’indispensabile azione di recupero dell’antica Villa Margherita, un giardino pubblico di enorme valore storico e paesaggistico che presenta forme di degrado e praticamente non viene più utilizzato dai cittadini. Sarà una sfida sicuramente difficile, cosparsa di ostacoli di ogni genere, ma che non ci spaventa perché rappresenterà un importante tassello della rinascita della nostra Catanzaro”.
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