Si è svolta questa mattina presso l’affollata Biblioteca comunale di Petilia Policastro la VI Edizione della Giornata del Coraggio femminile. Quest’anno il Premio Donna Coraggio, realizzato dal maestro orafo Michele Affidato, è stato assegnato a Paola Barbara Helzel, docente di Filosofia del Diritto presso l’Università della Calabria, fra le maggiori conoscitrici delle opere di Hannah Arendt, scrittrice e grande conoscitrice dei totalitarismi e della banalità del male. All’iniziativa, a cui hanno partecipato numerose autorità civili, politiche e religiose, studenti e cittadini, hanno preso parte anche il presidente della Regione Mario Oliverio e l’assessore regionale alle Politiche Sociali e alle Pari Opportunità, Angela Robbe.

I lavori sono stati introdotti dal sindaco di Petilia Policastro Amedeo Nicolazzi che ha sottolineato il significato di questo appuntamento, giunto ormai  alla sua sesta edizione e dedicato a Lea Garofalo, la testimone di giustizia nata a Petilia e assassinata nel 2009 e il cui corpo fu ritrovato molti anni dopo. Un premi che vuole essere anche un momento di riflessione e testimonianza  sul ruolo delle donne che, con il loro coraggio, hanno scritto e continuano a scrivere pagine stupende e durature nella storia dell’umanità.

Oliverio ha avuto parole di plauso verso il sindaco,  l’amministrazione comunale e quanti hanno contribuito all’ottima organizzazione della manifestazione perché “attraverso di essa si contribuisce a riscattare l’immagine di una città che, nella stragrande maggioranza, è composta da una comunità onesta e laboriosa. Così come i cittadini della nostra regione sono, nella stragrande maggioranza, onesti e laboriosi, animati da valori alti e nobili come i valori dell’accoglienza e del rispetto della persona”.

“La criminalità organizzata –ha aggiunto- è una minoranza che ha inferto danni gravissimi a questa terra, perché ne ha sfregiato l’immagine, proiettando all’esterno una immagine non rispondente assolutamente ai valori che appartengono alla stragrande maggioranza del popolo calabrese. A causa di ciò, quando nel mondo si parla della nostra terra, spesso se ne parla con sospetto e diffidenza, attraverso valutazioni che sono figlie di uno stereotipo negativo. Si possono costruire strade, ponti e palazzi, ma non ci sarà mai alcuno sviluppo se non si riscatta la nostra terra, se non si cancella definitivamente questo stereotipo pregiudiziale. Per questo motivo occorre stare in campo e lavorare perché si affermino i diritti e la legalità. Iniziative come questa sono importanti perché, attraverso di esse, è possibile recuperare il necessario orgoglio di essere calabresi e petilini.

Le mie non vogliono essere frasi retoriche o di circostanza, ma sono il frutto di una profondissima convinzione, ancor più rafforzata, dalla mia esperienza alla guida della Regione.

Un’esperienza che mi ha consentito di toccare con mano, anche ai tavoli istituzionali romani o europei, quanta diffidenza ha prodotto l’immagine negativa che, della Calabria, è stata proiettata nel mondo. Devo dire,  altresì, di aver constatato anche che è possibile emergere ed affermare un’ idea positiva di Calabria quando si dimostra, con i fatti, il contrario, quando si testimonia che questa nostra terra bellissima è costituita da risorse sane e oneste e vuole combattere i fatti negativi, per cancellare definitivamente lo sfregio che una minoranza senza scrupoli le ha inferto”.

L’assessore Robbe, dal canto suo, ha sottolineato con forza la necessità delle donne di avere coraggio e di essere protagoniste attive nella società.

“Ciò è ancor più necessario -ha detto- in un momento in cui sembrano prevalere paure e violenze. Per avere coraggio è necessario non sentirsi soli, perché la solitudine uccide la speranza che le cose possono essere cambiate. Non sentirsi soli vuole dire camminare insieme come cittadini, come persone, come gruppi, ma anche avendo al fianco le istituzioni, che ci sono  e ci devono essere. Noi ci siamo e dobbiamo esserci sempre, tutti i giorni, anche quando le luci dei riflettori si spengono. Dobbiamo esserci ed essere testimoni credibili”.

“Dobbiamo avere il coraggio di dire –ha concluso l’assessore Robbe– che la differenza, in un momento in cui essa è fortemente minacciata, è una grande ricchezza e solo rispettandola e valorizzandola, in ogni ambito, sotto ogni punto di vista, saremo capaci di cambiare veramente le cose”.

La manifestazione si è conclusa con la scopertura di un grande murales dedicato al Coraggio delle donne.

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