La CCIAA di Catanzaro chiede conto all’Unione delle Camere di Commercio della Calabria rispetto all’elezione del presidente e del vicepresidente.

 

La richiesta arriva attraverso apposito ricorso con tanto di affidamento di incarico legale all’avvocato Francesco Granato, chiamato dall’Ente camerale del capoluogo a impugnare una serie di atti: delibera di giunta dell’1 ottobre 2018 portante nomina del presidente e vicepresidente; delibera di giunta del 24 ottobre portante approvazione verbale della seduta precedente del 1 ottobre 2018, predisposizione bilancio consuntivo 2017, dimissioni segretario generale e nomina segretario generale e vice segretario generale; delibera del Consiglio del 24 ottobre 2018 portante approvazione bilancio consuntivo 2017, verbale del consiglio dei revisori dei conti del 24 ottobre 2018 portante relazione al bilancio consuntivo 2017; tutti gli atti e documenti presupposti e conseguenti.

La necessità di impugnare questi atti era emersa già nella seduta di giunta della CCIAA di Catanzaro dello scorso 9 ottobre, ed anche nel Consiglio del 30 ottobre: in tali circostanze era stata rappresentata l’incresciosa situazione verificatisi nell’Unione regionale che aveva costretto, tra l’altro, il segretario generale a dimettersi dal suo incarico. In quell’occasione era, peraltro, stato deciso di attendere la consegna del verbale della seduta di giunta dell’Unione delle Camere al fine di decidere se sussistessero cause di illegittimità ed, evidentemente, avviare azioni di tutela legale.

“Le irregolarità nelle procedure – si legge nella delibera della giunta della CCIAA di Catanzaro pubblicata sul sito dell’Ente  – si sono assommate a quelle precedenti tanto da consentire la partecipazione del nominato, ma mai insediato, commissario straordinario Giuseppe Franzè, nonostante i rilievi formulati dal segretario generale della Camera di Commercio di Catanzaro   e la presenza contemporanea di 4 consiglieri – due per delega – della Camera di Commercio di Catanzaro. Irregolarità nella convocazione, nella gestione dei partecipanti, nella tempistica prevista dalla norma per la predisposizione degli atti in bilancio e per la loro approvazione nell’incongruenza dei verbali del collegio dei revisori”.

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