Il presidente della Regione Mario Oliverio, sempre a fianco di Race e del sindaco Mimmo Lucano, della popolazione locale, riacese e non, anche stasera è presente al Villaggio globale, all’interno del borgo dove i profughi, dal 1998, vengono soccorsi, accolti e integrati nella comunità, per partecipare al Consiglio comunale aperto, che si è svolto nella Piazza Donna Rosa, durante il quale Riace, con il sindaco Lucano, i consiglieri e il segretario comunale Gesualdo Bova, ha dato la cittadinanza onoraria a tre importanti personalità, esempi di altruismo nell’aiutare il prossimo in condizioni di difficoltà: Gino Strada, fondatore di Emergency, assente per motivi di salute e in collegamento via skype da Venezia, padre Alex Zanotelli, missionario comboniano, e Chiara Sasso dell’associazione nazionale Recosol (Rete dei Comuni solidali).

“Ho voluto partecipare a questa Assise comunale – ha affermato il presidente Oliverio – perchè ha fatto una scelta importante: quella di proiettare una scelta attraverso personalità la cui storie e impegno quotidiano sono in grande sintonia con questa esperienza. Un atto che fa onore a Riace che  rappresenta un riferimento alternativo a quella che oggi appare come una impostazione vincente incarnata dalla paura. Ma non si può fermare il vento con le mani. Il modello di Riace è un’esperienza destinata ad allargarsi a riproporsi. Nessuno potrà cancellare la storia che indica il riscatto della comunità Riacese e della Calabria. Dobbiamo fare in modo – ha ribadito Oliverio – di  contrapporre alla paura la dimensione dell’umanità. L’esperienza di Riace deve essere difesa e valorizzata. Grazie Mimmo. Grazie Riace per il messaggio della Calabria vera che proiettate nel mondo. Grazie a nome di tutti i calabresi”.

Il presidente Oliverio ha poi lanciato la proposta di una giornata nazionale pro Riace con la partecipazione di artisti, musicisti, cantanti, attori che si riconoscono nel progetto di accoglienza e integrazione sperimentato con successo  in questo piccolo Comune della Calabria. Il sindaco Lucano, dopo aver ringraziato il presidente Oliverio: “sempre presente – ha detto – e vicino a noi, che ha seguito le vicende di Riace mettendoci l’anima”, ha dichiarato: “stasera per noi è una grande festa.

È una grande emozione e un ricordo che porterò dentro di me per tanto tempo

A Gino Strada, a Padre Zanotelli e a Chiara Sasso consegniamo le chiavi di  questa comunità di accoglienza collegata con il respiro del mondo. Il nostro è un attestato di stima verso tre personalità che sono accomunate da una vita trascorsa per aiutare gli ultimi e i perseguitati, contro le ingiustizie, per la pace dei popoli e per un mondo fuori dalle guerre”.Mimmo Lucano ha poi ufficialmente consegnato le chiavi della città a Gino Strada che ha definito Riace “non un simbolo ma la realtà della resistenza. Una realtà con la sua esperienza straordinaria da esportare”.

A padre Zanotelli: “stiamo vivendo un momento che ci sta umanizzando. Come Lucano, reagiamo e ritorniamo a sognare un mondo diverso”. A Chiara Sasso che ha ricordato una frase di Roberto Saviano pronunciata proprio a Riace: “guarda lo zero e vedrai solo quello; guarda attraverso lo zero e vedrai il mondo”.

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