Come emerge dalla relazione del Ministro per l’Ambiente Sergio Costa alla Commissione bicamerale Ecomafie – afferma il Segretario generale della Cisl calabrese, Tonino Russo – la Calabria è ai primissimi posti, al secondo per la precisione, con 188 agglomerati, nella triste classifica delle 4 regioni per le quali sono state avviate dell’UE procedure di infrazione contro l’Italia a causa della cattiva gestione delle acque reflue.

È finanche superfluo dire come la depurazione delle acque sia un elemento essenziale per lo sviluppo del nostro territorio per la difesa dell’ambiente e la valorizzazione di quella preziosa risorsa rappresentata dal turismo. Si ripropone perciò – prosegue Russo – la necessità di creare uno strumento che consenta di impiegare in modo efficace sia le risorse destinate a questo tema dal Governo, sia quelle che la Regione investirà, in modo da arrivare a una gestione corretta della depurazione e ad una soluzione definitiva del problema. Una soluzione che consenta tra l’altro al nostro Paese, per la parte che riguarda la Calabria, di non versare all’UE decine di milioni di euro a causa delle penalizzazioni.

Di fronte alla sfida di realizzare un sistema integrato di depurazione e collettamento fognario, la Cisl ripropone l’appello al Governo centrale, alla Regione e ai Sindaci per la costituzione di un CIS Mare Pulito, un Contratto Istituzionale di Sviluppo che permetta di agire in una visione strategica di programmazione, per realizzare progetti collegati che dotino i nostri territori delle infrastrutture necessarie. Si tratta – spiega il Segretario di Cisl Calabria – di uno strumento utile a far convergere le esigenze del territorio e le opportunità di crescita, dunque quanto mai necessario per l’ambiente e per il turismo, per affrontare in maniera coordinata e definitiva le criticità che mettono a rischio la fruizione piena degli 800 km di coste calabresi; uno strumento la cui attuazione produrrebbe una ricaduta occupazionale molto significativa distribuita in tutti i Comuni, per una regione che chiede lavoro e non assistenzialismo.

L’appello per un CIS Mare Pulito e per non disperdere in mille rivoli i fondi destinati al sistema depurazione era stato rivolto unitariamente dalla Cisl insieme alla Cgil e alla Uil, lo scorso anno, alla Ministra Lezzi, in occasione della sua visita in Calabria. È stato riproposto sia al Ministro Provenzano, di cui conosciamo le competenza e la sensibilità verso i problemi del Sud, sia al Segretario del PD Zingaretti, ma è rimasto lettera morta. Ci aspettiamo ora un sussulto di orgoglio e di interesse da parte del Ministro, che tra l’altro è siciliano, e ricordiamo che la Sicilia precede la Calabria nella lista delle procedure di infrazione. Non ci dispiacerebbe – conclude Tonino Russo – che nel percorso che proponiamo la Calabria possa fare da apripista per tutte le regioni interessate».

 

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