Il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, accompagnato dal vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, mons. Francesco Oliva, dal Commissario Straordinario di Calabria Verde, gen. Aloisio Mariggiò e dall’ingegnere Pino Iacino, ex Capo Compartimento Anas Calabria, ha compiuto un sopralluogo per verificare lo stato di avanzamento dei lavori per la realizzazione della strada di collegamento  Fiumara Bonamico-Pirria-Melia-Farnia-Cano che collega il Santuario di Polsi a San Luca.

Il “viaggio” di verifica sul cantiere è partito dalla sede dell’ 8° distretto di “Calabria Verde”, a Bovalino, dove il presidente della Regione ha incontrato i giornalisti. La strada su cui si è intervenuti è lunga 25 chilometri e riveste un’importanza straordinaria per “rompere l’isolamento del santuario”.

“Avevo assunto questo impegno con i fedeli e con monsignor Oliva – ha  ricordato il presidente Oliverio – circa un anno fa, alla presenza dell’allora ministro degli Interni Minniti, del Prefetto di Reggio Calabria, di numerose autorità civili e militari, in occasione della mia visita al santuario per la festa della Madonna della Montagna. In quella occasione mi impegnai pubblicamente a rendere accessibile questo luogo di fede perchè, attraverso questa opera dissi che avremmo lanciato al mondo e al Paese un segnale concreto ed inequivocabile che è quello di una Calabria che cambia e nella quale non ci possono, non ci devono più essere luoghi inaccessibili dove le organizzazioni ‘ndranghetistiche e mafiose possano incontrarsi e agire indisturbate.

La ‘ndrangheta non si combatte solo con la prevenzione e la repressione, ma anche creando luoghi aperti e accessibili a tutti

e combattendo un uso distorto della religione e dei suoi simboli. Il santuario di Polsi negli anni passati è stato orribilmente sfregiato. Ora deve diventare il simbolo del riscatto della Calabria. La bellezza straordinaria di questo luogo e le bellezze che lo circondano devono essere pienamente conosciute e ammirate da tutti”.

“Questo –ha aggiunto Oliverio– è l’impegno che avevamo assunto ed oggi siamo qui per presentare ciò che concretamente è stato realizzato in questi mesi. Ringrazio, a tal proposito, gli uomini di Calabria Verde per il lavoro che hanno svolto, il generale Marriggiò e l’ing. Comite. Un ringraziamento particolare, infine, voglio rivolgere a mons. Oliva e al nuovo parroco del Santuario, don Pino, con i quali abbiamo avuto e continuiamo ad avere contatti costanti. Quello che presentiamo oggi -ha aggiunto il presidente della Regione- è solo un primo intervento, un primo passo per rendere più facile e sicuro l’accesso al santuario.

Abbiamo già destinato 20 milioni di euro, di concerto, con il Ministero delle Infrastrutture

per opere finalizzate alla realizzazione di interventi di sistemazione e ammodernamento definitivo del collegamento con le più importanti infrastrutture viarie della nostra regione. L’ing. Iacino si è reso disponibile volontariamente e gratuitamente a studiare le ipotesi progettuali insieme ad una equipe tecnica per una migliore utilizzazione di queste risorse. Lungo questo percorso dovremo non solo garantire un accesso stabile e sicuro al santuario, ma anche una serie di punti di accoglienza turistico-extralberghieri, attraverso il ripristino di vecchie strutture ricettive abbandonate che noi intendiamo recuperare nel pieno rispetto dell’ambiente. Non dobbiamo mai dimenticare che qui siamo all’interno del Parco dell’Aspromonte che esprime bellezze ineguagliabili dal punto di vista paesaggistico e naturalistico che vanno difese, custodite e tutelate”.

“Compito delle istituzioni –ha concluso il presidente della Regione, annunciando che in occasione del prossimo pellegrinaggio al Santuario sarà montato anche un ripetitore mobile per la telefonia- è quello di sostenere l’impegno di Mons. Oliva, di don Pino e di tutti quelli che hanno sempre creduto in Polsi come punto di riferimento spirituale importante e che ci hanno spinto a fare in modo che la luce torni a splendere pienamente su questo luogo-simbolo della fede e della pietà popolare Mariana”.

Al termine del sopralluogo il Vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, mons. Francesco Oliva, ha espresso soddisfazione per quanto è stato realizzato. ”Migliorare l’accesso al Santuario, con una strada più facile e più comoda -ha detto mons. Oliva- era la prima soluzione per togliere questo luogo dall’isolamento e offrire la possibilità a tantissimi devoti di poterlo raggiungere più agevolmente. E’ un passo molto importante per restituire sia la Madonna della Montagna che questo magnifico territorio alla fruizione dei cittadini e dei fedeli”.

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