Nel pomeriggio di ieri, gli Agenti della Squadra di P.G. del Commissariato di P.S. di Lamezia Terme hanno tratto in arresto P. F., lametino di 52 anni, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Tribunale – Sez. Penale –  di Lamezia Terme in data 22 gennaio 2019.

Il soggetto, da oltre due anni, ha reiterato comportamenti umilianti e violenti nei confronti della ex moglie e, lungo tale periodo, diverse erano state le misure restrittive impostegli dal Tribunale lametino.  Dal 2017, infatti, era stato destinatario dell’ordinanza di allontanamento dalla casa familiare, poi degli arresti domiciliari e, per un periodo, anche della detenzione in carcere.

Le indagini svolte dal Commissariato, sin dai primi episodi verificatosi nel 2017, avevano permesso di accertare che l’uomo, spesso in stato di ubriachezza, aveva sottoposto la moglie, nel periodo della loro convivenza ad una serie di atti vessatori e violenti, avendola colpita con pugni, schiaffi e calci, in particolare, in un’occasione, le aveva cagionato lesioni alla tempia. Con tali condotte le causava sofferenze, umiliazioni e privazioni, oltre al fatto che la minacciava continuamente di morte facendo riferimento agli episodi di cronaca riferiti dai media e dicendo che anche di lei, a breve,  “avrebbero parlato i telegiornali”.

 

Era stato, inoltre, accertato che il 52enne, benché sottoposto per un periodo alle misure prima indicate, dell’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento alla donna e di detenzione agli arresti domiciliari, aveva  cominciato a perseguitarla,  pedinandola ed appostandola a piedi e in auto.

Le minacce avevano creato nella donna uno stato d’ansia, per cui  viveva nel terrore di incontrare l’ex marito o che lo stesso potesse introdursi nella sua abitazione. Tali minacce erano rese ancora più gravi dal fatto che l’uomo si dimostrava particolarmente violento quando si trovava in stato di ubriachezza, essendo solito abusare di bevande alcoliche.

Persecuzioni perpetrate in una crescente escalation, giungendo a telefonare all’ex moglie più volte al giorno, anche fino a  centinaia di volte nella stessa giornata, come  riscontrato dagli accertamenti tecnici.

L’uomo aveva minacciato telefonicamente sia l’anziana suocera di togliere la vita all’ex moglie e sia  a quest’ultima di realizzare tale intento criminoso in occasione dell’udienza di separazione.

Per tale motivo P.F. era stato tratto in arresto da quest’Ufficio in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di atti persecutori, in data 8.12.2017 e scarcerato, a seguito di provvedimento di revoca della misura, in data 12.9.2108.

 

Tuttavia, l’ostinata volontà dell’uomo a perseguire nelle sue azioni non si placava ma anzi è emersa anche nel corso dell’udienza dibattimentale svoltasi lo scorso 9 gennaio, il medesimo intendeva porre in essere delle ritorsioni nei confronti dell’ex moglie in occasione del prossimo compleanno che la donna compie a fine gennaio.

Le suddette minacce e gli accertati appostamenti nei confronti della vittima, hanno indotto il Tribunale, ritenendo l’esistenza di un concreto ed attuale pericolo di reiterazione di condotte di violenza e di minaccia, ad applicare nei confronti di P.F. la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Rintracciato dal personale del Commissariato di P.S., in una cittadina calabrese  ove lo stesso si trovava per motivi lavorativi, è stato tratto in arresto e condotto presso la sua  abitazione, in un comune del catanzarese,  ove lo stesso permarrà agli arresti domiciliari.

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