E’ ormai drammatica e ha del clamoroso la situazione dei pagamenti dei premi non ancora corrisposti alle imprese agricole e zootecniche. Nonostante il recente decreto n.49,  – sostiene Franco Aceto Presidente di Coldiretti Calabria –  il gravissimo ritardo diventa sempre più insostenibile, in concomitanza dei gravi danni alle produzioni a causa delle avversità succedutesi e della perdurante crisi che ha ridotto ai minimi livelli i ricavi aziendali, soprattutto per seminativi, ortofrutta, carne e latte che registrano prezzi fra i più bassi dell’ultimo decennio. In tale situazione, – rinforza Aceto – gli aiuti comunitari sono vitali e non possono restare nelle casse regionali. Le imprese hanno esigenza di liquidità per la gestione ordinaria e rischiano di dover effettuare licenziamenti, in un periodo caratterizzato dall’avvio della nuova campagna agraria e dalla raccolta delle produzioni autunno – vernine. La Coldiretti ancora una volta, chiede un decisivo intervento da parte del Presidente Oliverio su Arcea e Dipartimento Agricoltura, affinché assicurino piena cooperazione, intensificando i necessari sforzi organizzativi e operativi per azzerare i pagamenti pregressi, attesi da due anni e garantire, nel contempo, la liquidazione degli anticipi 2018 già autorizzati dalla Commissione Europea. La rigidità e la scarsa efficienza della procedura automatizzata del Sistema di Gestione e Controllo, per le troppe posizioni residue e non ancora oggetto di liquidazione – continua Aceto –  vanno superate con la predisposizione degli elenchi in modalità manuale e approntando il decreto di pagamento senza subire il paradossale stato di subordinazione al sistema informatico.

L’informatica e la tecnologia – accentua –  devono essere di ausilio e non di ostacolo, come purtroppo per questi casi stiamo rilevando! Riscontriamo, inoltre, che il sistema di controllo ancora impedisce il pagamento dei premi zootecnici per un erroneo riferimento ad una direttiva comunitaria sui censimenti dei capi. Tale norma  – continua – non ha nulla a che fare con le condizioni di ammissibilità che devono essere verificate ai fini dell’accertamento e del calcolo dei capi richiesti a premio. E ancora, succede spesso che oltre al danno dei mancati pagamenti ci sia anche la beffa di ingiuste trattenute e l’applicazione di riduzioni e sanzioni che si configurano integralmente illegittime. Alla luce di tutto ciò, si impone – è la richiesta netta – lo sblocco immediato dei pagamenti sul PSR e l’attivazione delle procedure di regolarizzazione e depenalizzazione, quando queste derivano da malfunzionamenti che hanno condizionato la predisposizione delle domande e sono causa di una non corretta esecuzione dei pagamenti dei premi spettanti. Bisogna prendere atto di questa grave situazione  – rimarca il Presidente di Coldiretti Calabria – che si configura come una vera e propria emergenza inquadrabile come circostanza eccezionale che è stata già utilizzata dalla Commissione Europea e dall’Amministrazione Regionale per la concessione della proroga per la presentazione delle domande.  Coldiretti – conclude Aceto – rinnova la piena  collaborazione, e chiede un incontro congiunto con Arcea e Dipartimento affinché sia definita e condivisa una efficace pianificazione operativa, necessaria ad accompagnare a definitivo superamento le problematiche rappresentate che sono di nocumento alle aziende agricole.

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