Sergio Abramo

La situazione in cui si trova l’organico del Genio civile regionale ha di fatto messo un tappo su una serie, molto lunga, di lavori che le amministrazioni locali potrebbero mandare avanti senza ulteriori intoppi”.

 

Lo ha detto il sindaco Sergio Abramo. “Da quanto risulta, e da come mi è stato segnalato da numerose associazioni di categoria e dagli stessi uffici tecnici comunali, il Genio civile regionale conta su un solo dirigente che ha in carico le province di Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e Cosenza: è logico che una carenza del genere non faccia altro che ritardare le attività di un settore, quello dei lavori pubblici, che sarebbe ora più che mai essenziale che procedessero a passo spedito data la situazione di grave crisi economica causata dalla pandemia”.

 

Il primo cittadino del capoluogo ha inoltre sottolineato come “L’entrata in funzione, a settembre, della piattaforma Calabria Sue, sia stata promossa dall’apprezzabile intento di semplificare e snellire i processi amministrativi connessi con l’attività edilizia. Non posso far a meno di ribadire, tuttavia, le numerose, ripetute e significative difficoltà emerse nell’utilizzo della piattaforma regionale. Difficoltà, queste, che si sono riversate, per immediata conseguenza, su cittadini, imprese e amministrazioni come quella di Catanzaro”.

Abramo ha spiegato: “Si va dai tempi di attesa, a volte biblici, per l’inserimento telematico delle pratiche ai frequenti segnali di errore che frenano il caricamento della documentazione, fino all’interfaccia utente non sempre conforme alle specificità, molteplici, di una pratica edilizia”.

 

“So bene – ha proseguito il sindaco – che il gestore della piattaforma, che tra l’altro è Fincalabra, società che avrebbe ben altri compiti rispetto a quelli di implementazione tecnica informatica di questo caso, abbia più volte provato a eliminare tali criticità. Allo stesso tempo non posso non ricordare come alcune di queste criticità siano presenti ancora oggi, dopo mesi, e continuino a creare disagi e problemi all’utenza e, di conseguenza, agli uffici comunali preposti alla gestione delle pratiche edilizie. Problemi ascrivibili soprattutto alla scarsa interoperabilità fra la piattaforma Calabria Sue e quella, operativa in precedenza e poi accorpata alla prima, denominata Sismica”.

 

“Va da sé che tardare l’attività edilizia per problemi tecnici rappresenta – ha concluso Abramo – una grave penalizzazione di un settore già piegato, come ogni altro campo dell’economia calabrese e italiana, dalla crisi economica innescata dalla pandemia. Per questo motivo, dopo aver ascoltato le associazioni di categoria e i tecnici degli uffici Sue-Suap del Comune, chiedo che vengano temporaneamente separate le due piattaforme, Calabria Sue e Sismica, che sia rafforzato l’organico dirigenziale del Genio civile regionale cui fanno riferimento quattro delle cinque province calabresi, l’istituzione di un tavolo tecnico permanente aperto alle organizzazioni professionali di categoria che analizzi e individui le soluzioni per superare le criticità esistenti”.

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