Fortemente voluta  dall’architetto Angelo Alcaro Presidente della società la Seta di Calabria srl, si  è  costituita   una tavola rotonda per la presentazione del corso di formazione che vedrà coinvolti diversi  e numerosi soggetti volta alla ripresa dell’antica tradizione dell’’arte serica di Calabria.

Nella sede della società, dunque, il Presidente  Alcaro e il consigliere Francesca Forte, nonché, la Presidente della cooperativa Mondo di Seta la sig.ra Ippolita De Gaetano,  sono stati lieti di ricevere, tra gli altri, Padre Giovanni Scarpino in rappresentanza della Curia di Catanzaro ed il Prof. Bruno Sinopoli dell’Università di Washington,  nonché, alla presenza del Commissario Arsac Calabria dott. Stefano Aiello  è stato presentato il progetto per la formazione e la ripresa dell’arte serica che passa dalla conoscenza della gelsicoltura/bachicultura, tessitura e tintura del tessuto sino alla fase di laboratorio pratico.

Il corso verrà strutturato in quattro moduli teorico/pratici che si terranno nelle diverse sedi di competenza;  i sigg, Francesco Cuferi e Antonio di Leo della sede di Mirto Crosia si occuperanno della prima fase di gelsicultura/bachicoltura, mentre la dott.ssa Luigia Iuliano nella sede di  Lamezia Terme tratterà della fase di tessitura, orditura e dell’avvio dell’attività su telaio, per passare poi, per la parte più strettamente pratica relativa alla sgommatura, filatura e tessitura nel laboratorio del sig. Nicola Procopio, imprenditore artigiano che può fregiarsi di essere proprietario dell’unica “filanda” ancora operativa in Calabria.

Il progetto è ambizioso perché si pone l’obiettivo di essere l’incontro  tra passato e futuro, imparare dalla tradizione con la volontà di produrre non solo in forma artigianale ma anche industriale, sicché, l’ultima parte del corso verrà appositamente destinata alla formazione su telaio digitale di proprietà della Cooperativa Mondo di Seta.

Il Presidente Angelo Alcaro si è detto entusiasta di questa collaborazione tra passato e futuro, certo che  l’incontro tra la tradizionale tessitura su telaio antico non contrasti assolutamente con la produzione di tessuto anche in forma industriale, purché venga impressa la tradizione di un territorio, di un’ arte e di una cultura che da sempre è appartenuta alla Calabria e che, anche con altri e ben più ambiziosi progetti altamente tecnologici, ci auguriamo possa costituire un volano per lo sviluppo  e la creazione di nuovi posti di lavoro.

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